Lo ha stabilito la III sezione penale della Cassazione accogliendo il ricorso di due studenti torinesi che erano stati condannati in appello ad una pena detentiva trasformata poi in una ammenda: scaricare da internet non è reato. I ragazzi avevano copiato abusivamente e poi resi disponibili su un server programmi, giochi per psx, video, film, ma secondo questa
sentenza per loro non si configura il reato di 'duplicazione abusiva' ( che va attribuito a chi si salva il software dal server per poi farne delle copie) ne quello di averne tratto dei 'vantaggi economici'. Dopo le ultime restrizioni legislative ( come il decreto Urbani e successive modifiche), sembra che qualcosa stia cambiando in Italia.In ogni caso la sentenza riguarda fatti accaduti nel 1999, quindi precedenti alla legge Urbani che introduce la differenza tra ''lucro'' e profitto''.
Copiare e condividere in rete file protetti in Italia è cmq illegale allo stato attuale, ma la sentenza della cassazione fa giurisprudenza, si aspettano quindi ulteriori sviluppi In Europa sentenze nella direzione di quella di Torino già se ne erano avute, la più famosa è stata quella del ragazzo norvegese che aveva inventato un programma per superare i sistemi di protezione sui dvd giudicato
innocente dai giudice del proprio paese e che dal 2005 lavora per la
'Mp37tunes' ad un progetto per la distribuzione online di musica digitale senza sistemi di protezione
