CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 256


Io abito in un condominio praticamente disabitato perché occupato interamente da uffici e studi medici.. l’unica presenza oltre alla mia è quella di una vecchina al piano sotto al mio.. diciamo che più che vecchina è una vecchia rompipalle.. dimostra molti più anni di quelli che ha, si lamenta in continuazione.. e, essendo quasi completamente sorda, ha deciso di dedicarsi alla visione dei programmi televisivi posizionando la televisione proprio sotto la mia camera.. così la domenica mattina io mi sveglio con il Papa nella mia camera che dice l’angelus.. segue Giletti che mi invita a girare le caselle per poi concludersi con Cesara Buonamici che mi dà le ultime notizie.. Con un occhio mezzo aperto cominciavo a battere sul pavimento.. prima con un briciolo di forza, poi, vedendo che la vecchia invece di abbassare il volume da discoteca lo alzava, forse infastidita dal mio bussare, cominciavo a dare delle gran botte (era una lotta.. o abbassi o batto talmente forte che il pavimento si sfonda e vengo ad abbassare il volume direttamente dal piano superiore!)... e abbassava... Poi però, quando la cosa si ripeteva più volte nello stesso giorno e dopo essermi lussata un tallone, la signora ha iniziato a chiamarmi al telefono decisamente scocciata.. e una volta mi ha proposto..“Senti scusa invece di continuare a bussare, perché civilmente non mi chiami al telefono e mi dici di abbassare??” “Signora se dovessi chiamarla al telefono ogni volta che il volume della televisione provoca l’inquinamento acustico della città, la mia bolletta Telecom sarebbe pari a quella di un call center, (senza contare che ogni volta mi attaccava dei bottoni infiniti, raccontandomi delle sue disgrazie e malattie...) Lei tenga basso il volume, legga il labiale.. faccia qualcosa! o si compri delle cuffie da DJ e metta a palla il volume quanto vuole!”Come se non bastasse la vecchina ogni due per tre piange e si lamenta... di ogni cosa.. e ad ogni ora... alle tre di notte urla e chiama la filippina che pazientemente si alza e la accudisce.. (ovviamente tutto succede sotto la mia camera...)Un giorno, di pomeriggio, sentiamo la solita lagna provenire dal piano di sotto.. “aiutoooo! Sto male!” piangeva e si lamentava.. come ogni giorno io, mia mamma e mia sorella ci siamo guardate e abbiamo detto “eccola che ricomincia..” e siamo andate avanti a fare le solite cose.. io me ne sono tornata al lavoro... La sera si scopre che: i pompieri avevano dovuto rompere la porta d’entrata perché la signora era chiusa dentro ed era inciampata cadendo nel corridoio e sbattendo la testa... la poveretta si lamentava e chiedeva aiuto a noi tre che non avevamo dato peso alle “solite” lagne della vecchia... proprio come nella favola di “Al lupo, al lupo”...spesso la morale delle fiabe per bambini ha un suo perché...