CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 259


Tra la noia televisiva di ieri mi sono imbattuta nel film “Barzellette” di Vanzina.. stronzata mondiale.. praticamente un susseguirsi di schetc (come si scriverà non lo so) le cui trame erano delle barzellette.. tutte note e risapute, sentite e risentite (avete presente la barzelletta del Fantasma Formaggino che ci si raccontava da piccoli?? A parte che non capisco cosa ci fosse così da ridere da passare alla storia..mah .. comunque il Fantasma Formaggino rimane tra gli esilaranti ricordi di una generazione).. insomma un film fatto con l’inventiva e l’originalità di un protozoo..  Oltre alle freddure pecorecce tipo… due al bar, uno dice all’altro “tua moglie quando viene urla?” e l’altro “no, ha le chiavi” (agghiacciante.. ma era nel film, non prendetevela con me!) c’erano vere e proprie scenette.. ben recitate (c’è il mito di Gigi Proietti).. ma assolutamente prive di ironia… o forse lo erano per me.. che odio le barzellette in generale, figuriamoci raccontate a ripetizione.. e soprattutto odio il “barzellettiere” da competizione.. In tutti gli ambienti, lavoro, palestra, bar, trovi sempre lo spiritosone che sciorina una serie di freddure raccapriccianti più o meno note che sortisce lo stesso effetto di un allarme anti-incendio.. spariscono tutti con una scusa o con l’altra e il malcapitato più magnanimo o forse più tonto rimane ad ascoltare con un mezzo sorriso sulle labbra tutta la serie dei racconti che va dai carabinieri con l’appuntato Esposito a finire con quella di Turiddu (c’è sempre un Turiddu nelle barze..) rigorosamente “recitata” in siciliano.Quando vengo coinvolta mio malgrado nel giro barzellette - c’è in ufficio un collega che ha l’abitudine di fregarti…mentre parla dice una frase tipo “anche l’occhio vuole la sua parte” e poi aggiunge “come dice quel tale, la sai?” e tu che sei lì che già ti sorbetti i suoi racconti di vita provi con un “sì sì la so” sperando che non ti interroghi.. ma tanto lui la racconta lo stesso.. anche con fare complice visto che io la so.. ma cazzo se ti dico che la so! Non me la raccontare di nuovo!! – rimango sempre indecisa se nel momento in cui uno inizia a raccontare e conosco la barzelletta stopparlo e dire “ah sì la so” oppure continuare ad ascoltare e ridere a crepapelle come se fosse una novità.Una volta io e il mio collega ci siamo messi d’accordo di non ridere e di rimanere seri e assorti nel racconto del barzellettiere dell’ufficio… lui comincia, racconta e finisce con la freddura.. e comincia a ridere.. io e F. rimaniamo immobili che lo guardiamo senza nemmeno alzare un angolo delle labbra… e lui continua a ridere di gusto ripetendo l’ultima frase e poi fa “bella eh?” e esce dall’ufficio.. praticamente non si era accorto che noi eravamo rimasti seri.. e da qui ho capito che i barzellettieri non raccontano le barzellette per fa ridere gli altri, ma per se stessi. Quindi se ne incontrate uno non sforzatevi di dimostrarvi divertiti.. a loro non importa!