CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 364


Quando ho iniziato a giocare con il blog ho pensato che fosse un modo, simile alla chat, per entrare in contatto con altre persone che vagano nella rete... è iniziato tutto così, scrivendo stronzate (perchè quello è) e interagendo con gli altri blog nei quali leggevo i post quotidianamente aggiornati, o i commenti in risposta ai miei... inizialmente carino... perché veniva preso per quel che è... un gioco, niente di più... e nel mio girovagare tra le pagine di persone che con il tempo ho cominciato a conoscere (seppur in modo superficiale) ho notato che alcuni usano il blog per scopi differenti da quello che ritengo “canonico”... solo due o tre (di cui non dirò il nome) li sento affini a me... perché chiacchierano in modo divertente e ironico della loro vita... ridicolizzandosi e facendo sorridere chi legge che, divertito, torna a leggerli... poi ci sono quelli troppo smielati... con mille foto di cuoricini e gattini e picci picci e pussi pussi.. da far venire il latte alle ginocchia... ci sono quelli che affrontano un solo tema e lo sviluppano tipo compito in classe infinito.. che, per carità, bello, ma alla fine ... du palle! C’è chi apre un blog esclusivamente per insultare o inveire contro qualcuno... un solo pensiero: “poveretto”.. e chi invece usa il blog tipo diario segreto dove racconta i vari incontri amorosi, conditi con particolari piccanti, da far invidia a Schicchi....Poi c’è chi, attraverso i post, dialoga con il proprio blog-innamorato... pensare di incontrarsi? Telefonarsi? Mandarsi un messaggino? Scrivere una mail? Perchè non si usano mezzi più “privati” per dirsi quanto è stato bello invece di farlo leggere al mondo intero? Lo trovo da analisi voler far sapere quanto è “stupendo addormentarsi mano nella mano”.. (dipende poi dalla mano di chi...comunque!) e infine, tra la miriade di tipologie di blog, ci sono quelli che vomitano le loro lagne e disgrazie quotidiane e non parlo di parcheggi rubati o di aver beccato la pioggia all’uscita del parrucchiere.... sembra che la loro vita sia un insieme di sfighe clamorose... aborti (multipli), morti di parenti e fidanzati, abbandoni di uomini che si credevano “per la vita”... l’unico grande amore (circa una decina), malattie di vario genere, dall’anoressia alla bulimia alla malattia mentale al tumore (curato e poi ricaduta e poi curato e poi ricaduta e poi ricurato) all’alcolismo e dipendenza da farmaci, licenziamenti e riassunzioni (c’è chi racconta di cambiare lavoro con la stessa frequenza con cui ci si cambia le mutande... e poi dicono che non ci sono posti di lavoro!) che alla fine, se hai l’ingenuità di credere a tutto quello che leggi, minimo minimo appena apri il pc dovresti toccarti i coglioni!