CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 283


...si cambia, cambiano le idee, cambiano i modi di pensare, cambiano i modi di vestire.. e spesso tutto questo accade nella stessa persona.. “solo gli idioti non cambiano idea...” (per me non cambiare idea era coerenza...)Dicono che ogni sette anni si cambia gusto nel mangiare... (sto aspettando l’anno in cui odierò i fritti, pizza e nutella e amerò solo cibi sani.. quella sì che sarà la svolta della mia vita), in effetti qualche tempo fa amavo solo il salato.. oggi mangerei solo dolci (grande fregatura).. quando sono andata in Sicilia, una delle cose da invidiare ai siciliani è il cibo: sia la rosticceria, sia la pasticceria...hanno gli arancini (di ogni genere, al ragu, al burro, agli spinaci, alle melanzane) grandi come palloni da basket e pesanti come un discorso di Paola (la collega che appena comincia a parlare crea un’epidemia di narcolessia).. o i famosi cannoli, ripieni di 4 etti di ricotta, o tutta la pasticceria mignon (che ha le dimensioni della nostra normale).. fortunatamente il nostro soggiorno in Sicilia è durato solo 3 giorni... perché il bollettino “peso-forma” al ritorno era disastroso.. 3 chili in 3 giorni (ma non dimagriti.. 3 chili presi!)Si cambia anche nel vestire.. bè certo la moda condiziona... (e anche l’età).. ricordo ancora quando dicevo “mioddio le scarpe a punta.. che schifo!” e invece adesso il pensiero che ritornino quelle a punta tonda non mi entra in testa.. mi dà l’idea di tante Minnie che girano per la città con queste scarpette da cartone animato tronche in punta. Dicono che dopo il ritorno degli anni 70 (jeans vita bassa, zampa e tutto un look stile concerto di Woodstock.. prima che si spogliassero tutti nudi..) arriverà il periodo anni 80... e mi vengono già i brividi.Ho ripreso in mano foto di quell’epoca.. e ho visto me vestita con giacca o camicia con delle spalline stile Goldrake da far sembrare la testa talmente piccola da avere l’effetto tartaruga, un taglio di capelli tipo tedesco (ciuffo, scalati ai lati e lunghi dietro), i pantaloni alle ascelle larghi sui fianchi e strettissimi in fondo (tanto che per metterli non ci passava nemmeno il piede) decisamente corti (e non avevano sbagliato l’orlo.. erano fatti apposta così..anzi ricordo che bacchettavo mia mamma perché lei – molto avanti – li voleva fare più lunghi) .. pantaloni che slanciavano verso il basso...e per me, che non sono alta, sortivano l’effetto comodino. Praticamente l’anti-donna... il sex-appeal lo vendevano nelle profumerie, non potevi averlo di tuo vestita in quel modo!