CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 367


E come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione, con l’approssimarsi delle ferie e del momento in cui mi pregusterò il mare, il sole, le vacanze e il dolce far niente… ogni anno, come una tassa, come l’Ici, l’Irpef o la denuncia dei redditi, arriva il periodo in cui qualcuno decide, con grande entusiasmo e gioia, di S P O S A R S I.Volevo preannunciare a tutti i nubendi o a chi ha intenzione di sposarsi entro l’anno che a noi invitati NON CE NE PUO’ FREGARE di meno, anzi… che il fatto che uno si sposa, per carità, ci rende felici… (e speriamo tutti nel “vissero felici e contenti” per sempre.. non sia mai che dobbiamo partecipare anche a seconde nozze…) ma che tutto il resto: preparazione cerimonia, allestimento nuova casa, mobilio, mattonelle, acquisto dei sanitari, partecipazioni, confetti e bla bla bla, è una gran rottura di palle!Nel momento in cui arrivano le partecipazioni, più o meno anticipate da comunicazione verbale, scatta l’allarme che può avere diverse gradazioni di rosso a seconda che l’invito provenga da conoscenti, parenti o amici. Nel primo caso, invito a matrimonio di conoscenti e/o colleghi, se si riesce a svicolare con scuse becere del tipo “sai proprio quel giorno ho una importantissima riunione a cui non posso mancare” (quando invece è risaputo che un impiegato statale è già molto se si degna di passare in ufficio a smarcare l’uscita.. dopo aver fatto la spesa..) a cui tutti credono perché ti hanno invitato per fare bella figura ma francamente l’interesse che hanno ad averti al loro matrimonio è direttamente proporzionale al mio: nessuno! Così quando dico loro che non ci sarò, non dico che stappino una bottiglia ma, spesso, vedo segni di intesa e sollievo nei loro occhi, che scalano mentalmente 100 euro dal conto del pranzo…Nel secondo caso, invito di parenti, scatta la tragedia bella e buona. Perché non puoi inventare nessuna scusa per evitare la cerimonia e devi per forza presentarti, e subire il convegno di zii, proziii, cugini, nipoti, pronipoti e trisavoli che, non frequentando mai, devi aggiornare sugli ultimi 20 anni di vita (ma allora ti sei fidanzata? E bambini?? Ne hai?? Ma dimmi che lavoro fai? “senti zia ho 39 anni se non ti sei curata di me fino ad ora e non sai nemmeno che lavoro faccio, perché proprio in questo simpatico ritrovo di sconosciuti dobbiamo scambiarci confidenze? Perché non torni a saccheggiare il buffet??”) … E qui vorrei fare un appello ai vari parenti che non vedo mai… se vi sposate, risparmiate i soldi del mio pranzo… io faccio un favore a voi, voi a me… se non vi cago nella vita normale, non me ne frega di essere presente al vostro matrimonio; solo perché abbiamo in comune un qualche gene o cromosoma non vuol dire che per questo dobbiamo frequentarci… facciamo così… disconosciamoci!E poi arriva l’ultimo, l’invito degli amici che si sposano… Bello! Congratulazioni!! Ma dopo un momento di entusiasmo generale, più perché vengo coinvolta dall’euforia del gruppo, cominciano i drammi… Innanzitutto si parte con l’organizzazione del fatidico addio al celibato/nubilato: le donne del gruppo organizzano per la sposa, gli uomini per lo sposo.. e in queste occasioni gli uomini si manifestano dei maniaci sessuali e le donne alla ricerca dell’avventura perduta… così ci si ritrova con un gruppo di esagitate con tanti cazzetti luminosi in testa, la futura sposa con un bavaglio al collo con scritto “se mi scopi, ti sposo”, con in mano bicchieri a forme falliche che gira come un’esagitata dietro un trenino di donne ululanti… gli uomini invece si limitano allo spettacolino hard in qualche night di serie B, con il mignottone di turno che li spenna e li manda a casa… (per intenderci come la serata di Fantozzi al night…)Passato il dramma addio al nubi/celibato, se si è sopravvissuti, scatta la seconda grande tragedia: che cosa mi metto?? Non posso mica andare con il vestito dell’anno scorso, del matrimonio di un altro amico del gruppo, con gli stessi identici invitati!! la tragedia sta infatti nella scelta, OGNI ANNO, di un vestito che userò solo una volta… perché per gli altri matrimoni degli amici non posso vestirmi sempre allo stesso modo! E tutti, leggendo queste parole, diranno.. ma chisseloricorda?? Eh, ci avevo pensato anche io.. da un anno all’altro figuriamoci chi si ricorda cosa indossavo… e invece, a parte il fatto che le donne sono delle streghe che si ricordano anche il colore dello smalto che avevi, le foto dove le mettiamo?? Posso risultare nelle foto di ogni matrimonio degli amici del gruppo sempre vestita nello stesso modo??? Considerando che siamo più di una trentina (le coppie sono 9/10 e il resto single…) posso comprare 10 vestiti eleganti, 10 sandali che rimarranno ad ammuffire nell’armadio? Che poi il galateo insegna che ai matrimoni è vietato vestirsi di nero e di bianco.. quindi il vestito è rigorosamente colorato… e soprattutto mai dello stesso colore di quello della volta precedente, altrimenti sembra lo stesso… insomma considerato che i colori sono quelli, spero solo che nessun altro, oltre ai 12 che probabilmente si sposeranno, decida di farlo.. perché non saprei più a quali saRti votarmi.. a meno che non opto per il body painting… ma non credo che in Chiesa mi facciano entrare.. non si può con le spalle scoperte…