CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 378


Di solito in occasioni festaiole, tipo Halloween (festa odiosa quasi quanto il Carnevale…), ci si ritrova tutti a passare la serata in qualche locale, dove tra l’euforia di mille donne dalle sembianze di streghe supportate dal trucco e non, ci si diverte a cantare, ballare e far chiacchiere. Ho passato il mio Halloween a far chiacchiere davanti a una pizza con un’amica, dopo aver fatto il corso in palestra, una bevuta in piazza per poi raggiungere gli amici (che erano andati a cena) in un locale che, pare, vada di gran moda nella mia città di questi tempi, nelle sere del mercoledì. Io non ne avevo mai sentito parlare (…si sa che la mia vita mondana ultimamente prevede solo locali che chiudono prima delle 20, senza contare poi che ormai durante la settimana raggiungo la mia fase Rem tra il tg e striscia la notizia) ma quella sera.. spinta dalla curiosità e soprattutto dal mio fidanzo  (tanto domani è festa e si dorme!) decidiamo di andarci, raggiungendo il gruppo di amici che aveva iniziato la sera lì con la cena. Il locale è grande come il salone di casa mia.. entriamo e dopo aver scavalcato diversi corpi semi-ignudi con la sigaretta in mano (il popolo dei fumatori si ritrova complice fuori dai locali, finchè è estate è ottimo, d’inverno devi decidere se morire per il fumo o per il congelamento) riusciamo a trovare il tavolo degli amici che già tutti in piedi con cappelli da streghe, maschere da lupi mannari e asce di plastica cantavano e ballavano a squarciagola… eh sì.. ho detto cantavano, perché la particolarità di quel locale è che il mercoledì c’è la serata del K A R A O K E!!!! o-m-m-i-o-d-d-i-o Dovessi fare una classifica delle cose che non sopporto, subito dopo i balli latino americani metterei il Karaoke.. che pensavo fosse stato debellato.. dopo un periodo di grande clamore… pensavo fosse stato dimenticato e messo tra le cose “mal riuscite” di una generazione che reputava le spalline posticce una grande trovata! E invece, come i pantaloni a zampa, la 500 e Giucas Casella, è tornato in auge…Dopo il primo sgomento e vedendo che tutti gli altri si divertivano, non avendo la possibilità di parlare con nessuno, dato il casino che c’era e soprattutto perché avrei dovuto parlare cantando per essere considerata,… mi sono messa ad ascoltare quelli che cantavano… erano tanti, e tutti si contendevano il microfono neanche fosse il pallone d’oro… il Dj, ad un certo punto, placa il karaoke (beata l’ora…) e comincia la disco… ieeeeeeeeehhhhhhhh… si balla!!! E la folla di potenziali cantanti comincia a dimenarsi sulle note di I will survive, YMCA, Think, Tanti auguri della Carrà, Vola della Cuccarini (con tanto di manine svolazzanti)… Nel momento in cui è iniziata tutto la saga di Grease.. (con la vista di tante pseudo-OlivaNewtonJohn che ballavano mimando le mosse del film –bellissimo- ma orami jurassico -, con tanto di spegnimento di sigaretta (inesistente) con la stessa mossa di Sandy,) ho deciso che avevo raggiunto il limite.. Ma mi domando… come mai nelle feste (fuori discoteca) il pezzo più gettonato è una canzone che è stata incisa quando non ero ancora nata?? Come mai sembra che dopo gli anni 90 non sia più stata fatta musica? I dj vivono di vintage, gli anni 70 impazzano come se fossero le ultime hit… e al grido di “please don't let me be miss understood” la gente si accalca nelle piste aspettando il momento di diventare tanti Joaquin Cortez con il tacco scalpitante e le braccia sopra la testa che applaudono a tempo di musica… …AIUTATEMI…