CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 335


Qualche tempo fa, in prossimità delle elezioni amministrative della mia città, il mio mega-super-boss mi ha chiesto di mettermi in politica. Ovviamente la mia risposta è stata simile a una pernacchia ( “ma sei impazzito? Neanche morta!”), per diversi motivi, primo perché io e la politica siamo due cose completamente diverse, poi perché la sua richiesta era stata dettata dall’esigenza di riempire la lista con le fantomatiche “quote rosa” che io, fra l’altro, non approvo. (se pensi che io mi metta in lista “solo” per riempire posti vuoti ti sbagli di grosso!!) Perché poi le quote rosa??? Se una donna non è in grado di sostenere la propria candidatura perché non ne ha le possibilità dialettiche, morali, culturali o che, bisogna per forza aiutarla?? Cosa si fa, l’elemosina?? In lista ci va chi se lo merita e non per una disposizione tassativa... Se una donna vale ok, se non vale, ciccia!Comunque, conseguentemente a questa richiesta ho iniziato a fantasticare, sulla mia ipotetica campagna elettorale. Innanzitutto il manifesto e lo slogan...Dato che non sono molto fotogenica (di solito quando mi dicono di mettermi in posa, la mia espressione, quando riescono a beccarmi con gli occhi aperti, è tra l’ebete e la circostanza... e risulto decisamente poco credibile..) ho deciso di utilizzare una tra quelle foto in cui risulto quasi guardabile... allora spulcio le mie foto più carine, che sono solitamente quelle in vacanza, ma non mi sembra molto professionale utilizzare una foto in cui sono sulla spiaggia bianca di Watamu, o affacciata alla scogliera dei Dodici Apostoli dell’Australia, o quella mentre mangio un panino con il granchio a San Francisco... e se utilizzassi quella della serata alcolica da Giannetto all’isola d’Elba? (con lo slogan “alcolizzati di tutta Italia, votatemi!! Più drink per tutti!).. non sarebbe molto serio, però sai quanti voti!...No, no, niente manifesto con il mio faccione spalmato su tutte le piazze della mia città... No, non sono adatta alla politica... soprattutto perché non so trattare con le persone in modo “politico”, non so dire “mi consenta” nel modo adatto, non so parlare davanti ad un pubblico, non so dire una cosa ed intenderne un’altra, non so sorridere quando sono incazzata, non so far credere ad uno che mi sta simpatico quando penso che sia un emerito imbecille, non so promettere cose se poi già a priori so che non le manterrò... penso riuscirei meglio come Papa...viaggi, benedizioni, qualche enciclica ogni tanto (il che non mi farebbe perdere l’abitudine dei post nel mio blog a cui dovrei subito cambiare nome...che dovrebbe essere in latino.. tipo club gambalectis urbi et orbi o cose simili), saluti con la mano tesa dalla macchina (senza rischiare di essere tacciata di apologia del fascismo), tanti papaboys intorno... sì credo che mi candiderò a fare il Papa...quote rosa permettendo...