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Riceviamo e pubblichiamo.. sarà vero?-...Con un concorso pubblico il cui ...


Con un concorso pubblico il cui bando è stato pubblicato il 4 agosto 2011 ( http://www.atervt.it/index.asp?PG=17&DETT=88 ), Massimo Bindi, fino a poco tempo fa responsabile della segreteria dell’assessorato per l’edilizia popolare di cui è titolare Teodoro Buontempo, ha ottenuto il posto a tempo indeterminato di capo ufficio stampa dell’Ater di Viterbo. Chi si era accorto del bando? A quanto pare in pochi, visto che l’avviso è stato pubblicato in piena estate non sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio che chi cerca lavoro si va a sfogliare, bensì sul sito dell’Ater di Viterbo, frequentato più che altro da chi cerca una casa popolare. Secondo la ricostruzione del Fatto Quotidiano (“Dove c’è Buontempo c’è casa”, martedì 24 gennaio, pagina 7), all’esame scritto partecipano solo in 14, anche se di giornalisti a spasso ce ne sono a migliaia. Ironizza il Fatto: “La fortuna sarà pure una dea bendata, ma fiuta amici e parenti con grande abilità quando c`è di mezzo un concorso pubblico. Tipo quello per ‘un posto di dipendente a tempo indeterminato di capo ufficio stampa, e inquadrato secondo il contratto Fnsi-Fieg con qualifica di Capo Redattore, mansione Capo Ufficio Stampa, Servizio Urp e Ufficio Stampa aziendale’ da 70 mila euro l`anno che l`istituto per le case popolari di Viterbo (Ater) ha avviato lo scorso agosto, nel bel mezzo della calura, e nonostante l`ente fosse commissariato. C’era evidentemente un gran bisogno di un capo ufficio stampa, ed ecco organizzata la selezione che ha visto vincitore Massimo Bindi, responsabile di segreteria all`assessorato per l`edilizia popolare di cui è titolare Teodoro Buontempo, storico esponente della destra romana (…). Insomma, un passaggio quasi domestico per Bindi, già portavoce di Francesco Storace (quand`era governatore del Lazio) e ora approdato a Viterbo sotto la direzione di Ugo Gigli, presidente dell`Ater e fratello di quel Rodolfo Gigli (Udc) che presiede la Commissione regionale sulle Politiche per la Casa”. Il Fatto ha anche raccolto la testimonianza di uno dei partecipanti il quale ha avuto la sensazione che fosse tutto pilotato. E il vincitore che dice? “Ho saputo del concorso – ha spiegato Bindi al Corriere della Sera - da una collaboratrice della segreteria dell' assessore. Ho fatto scritto ed orale, nella commissione esaminatrice c'erano anche due giornalisti”. E sullo stipendio da 60-70 mila euro? “Non lo so - dice Bindi, che è stato anche portavoce di Francesco Storace quando era governatore - perché devo ancora firmare il contratto. Inizio il 1 febbraio, dall’ufficio di Buontempo mi sono dimesso. Sono un libero cittadino, ho partecipato ad un concorso ed ho vinto”. ( http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/20/casa_affare_partito_co_10_120120006.shtml )Ineccepibile.Naturalmente, la faccenda non è sfuggita all’opposizione in Consiglio regionale. Il consigliere dell’Italia dei valori Vincenzo Maruccio ha presentato un’interrogazione http://atticrl.regione.lazio.it/allegati/interrogazioniScritte/Interrog%202012/693%20MARUCCIO.pdf . E, come si legge nel sito del Consiglio regionale (http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/news_dettaglio.php?id=1164&tblId=COMMISSIONI_NEWS ) , ieri alla Pisana s’è tenuta un’audizione in commissione Lavori pubblici e politica della casa, convocata “per fare luce sui dubbi espressi da diversi consiglieri”, come ha spiegato il presidente Rodolfo Gigli, fratello di quell’Ugo direttore dell’Ater Viterbo di cui sopra. E’ stata ascoltata la neopresidente dell’Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini, la quale ha dichiarato: “Non ho rilevato nessuna irregolarità nel concorso per l'assunzione del capo ufficio stampa.”. Nel corso dell’audizione è emerso che l'assessore Teodoro Buontempo nel giugno del 2010 aveva inviato una lettera a tutti i commissari delle Ater per invitarli a non fare assunzioni e concorsi in attesa della nomina dei consigli di amministrazione. Ma la gestione commissariale si è protratta e quindi diverse Ater hanno proceduto a coprire posizioni vacanti. La commissione d'esame era presieduta dal direttore generale dell'azienda, Ugo Gigli, e composta da due giornalisti, Pietro Pasquetti del Tgr e Lilli Garrone del Corriere della Sera. Il bando avrebbe avuto la pubblicità prevista dalle norme: sono state fatte inserzioni sul Messaggero e sul Tempo, ed è stato inserito sul sito dell'Ater. Tuttavia, qualche conto non torna: “le domande presentate sono state 11, 9 le persone ammesse alle prove, 4 hanno superato lo scritto, tutti dichiarati poi idonei dopo l'orale”, si legge in un comunicato diramato dall’Ufficio stampa del Consiglio regionale, mentre nella testimonianza anonima affidata al Fatto i partecipanti allo scritto sarebbero stati 14. In ogni caso, numeri ridicoli, data la drammatica situazione occupazionale nel settore giornalistico. Sulla questione della necessità di un capo ufficio stampa all’Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini ha spiegato che “non si occuperà soltanto di questo ma anche dell'Urp, l'ufficio relazioni con il pubblico che l’Ater deve avere per legge. Lo stipendio infine sarà quello stabilito dal contratto di lavoro Fnsi-Fieg per il caporedattore: 2.500 euro lordi al mese, per tredici mensilità”. Meno male, viene da dire, visto che, stando a quanto si vede sul sito dell’Ater di Viterbo http://www.atervt.it/index.asp?PG=16, non si direbbe che ci sia un gran da fare nell’Ufficio stampa. Ma in tal caso, non sembra proprio tutto regolare: nessuno ha spiegato alla Grassini che non si può fare un bando per ricoprire una posizione nell’Urp, senza chiedere il requisito della laurea in Scienze della comunicazione o in Relazioni pubbliche? Evidentemente son quisquilie, inutili dettagli, di fronte all’impudenza della casta regionale. Che casca sempre in piedi, anche se certe manovre, benché “regolari” sotto il profilo formale, come l’estensione dei vitalizi agli assessori esterni approvata con un blitz durante l'ultima sessione di Bilancio, appaiono un vero e proprio schiaffo ai cittadini i quali vedono aumentare le addizionali regionali Irpef, il prezzo della benzina con un’accisa regionale, il bollo auto, i ticket sulle prestazioni sanitarie. Ma tant’è. Anche ‘stavolta è andata, e chi ha avuto ha avuto (Bindi il suo posto, Buontempo il vitalizio) e chi ha dato ha dato (noi fessi che paghiamo le tasse anche per pagare i 70 mila ero l’anno al capo ufficio stampa dell’Ater di Viterbo e il vitalizio all’assessore esterno della Giunta Polverini). -- Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "senzabavaglio" di Google Gruppi.Per postare messaggi in questo gruppo, invia un'email a senzabavaglio@googlegroups.com.Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, invia un'email a senzabavaglio+unsubscribe@googlegroups.com.Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzo http://groups.google.com/group/senzabavaglio?hl=it.www.acraccademia.it