Il mio mare.....

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 Molti uomini e molte donne cercano (consciamente o inconsciamente) di presentarsi al loro meglio quando si incontrano le prime volte col loro partner potenziale, nel senso che tendono a mostrare o a mettere in evidenza il massimo dei loro presunti pregi e il minimo dei loro presunti difetti, sia perchè l'altro "vuol vedere ciò che in realtà non esiste" e quindi opera proiezioni, distorsioni e fraintendimenti che, se troppo fuorvianti, non portano certo bene al prosieguo di un rapporto "amoroso" "sano" e "realistico". Mi spiego meglio: un minimo di idealizzazione esiste(ed è giusto che esista) in qualunque rapporto, ma il problema nasce quando questa idealizzazione sovverte completamente la realtà dell'altro. Allora sono guai......Ma mi piace aggiungere a questo proposito un passo da "I Guermantes" de "La Rechèrche" di Marchel Proust..-Ed è terribile inganno dell'amore, che inizia col farci giocare con una donna non del mondo esterno, ma con una bambola che sta nel nostro cervello: del resto la sola che abbiamo sempre a nostra disposizione, la sola che possiederemo, che la deformazione del nostro ricordo, quasi assoluta come quella della fantasia, può aver plasmata così diversa dalla donna reale, quanto lo era stata per me la Balbec che avevo sognata dalla Balbec autentica: una creazione fittizia alla quale a poco a poco, per la nostra sofferenza, noi costringeremo la donna reale ad assomogliare..