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lo stetoscopio di zanzotto e cecchinel

Post n°13 pubblicato il 12 Settembre 2014 da emma01

Geometrico avvenimento
improvvisamente allucinante
tra tanti segni di intrichi topologici
a una curva di stradine
che tagli il fiato
che togli appoggio sotto i piedi
ma che tutto ridai
in un'inimmaginabile misura
di tutte le misure
altare di te stesso


A. Zanzotto, Geometrico 
avvenimento,

da Conglomerati, Milano, Mondadori Editore, 2009 p. 111 

 

 

 

 

Andrea Zanzotto Luciano Cecchinel

 

 

 

 

 

 

 

 

 

blocco sul notes

stetoscopio al modo zanzotto e cecchinel 

 

mentre cammino giro e rigiro in bocca le dolcezze

feroci del sonetto XI del che fare e che pensare.

"che fai? che pensi? ed a chi mai chi parla?"

mi domando ...

che domande mi poni poeta, mentre scrivi

mentre leggo. queste piccole sono intime, confidenziali,

confessionali...

e se dunque, mentre voi due vi leggo, aspettando spesso medicamenti,

piccoli interventi, cerotti trasparenti, voi cosa chiedete?

chi è che attendete lì tra i fogli inchiostrati?

continuo a camminare chi rimugina cosa a chi è che...

e ti penso nel folto del bosco con quel libriccino tra le mani

che seduci noi, me, platea sudata distratta o interessata,

assetata certamente con le tue parole che sanno di acqua lago 

e preistorie.

ma se ogni tanto voi tu  poeti poeta, rispondeste rispondessi alle domande...

"che fai? che pensi? ed a chi mai chi parla?"

 


 

 

 

 

 

 
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