odeon 4.0

topinambur, alti tre metri


  Presto mi trasformerò in te.Quando il silenzio ti svela verde,il mio sonno comincia a sciogliersicome un'ultima possibilità.Già sento gli occhi del tuorugoso inverno riposare in mecome un pozzo, e nessuno ha pensatoappieno la sua profondità. Immaginivengono ad abbeverarsi, il tuo mondomi ha aspiratoe io vivo intrepido tra gli alberi e i monti.Il vento si è annidato in capelli che sono già miei,il calore della terra ha riempito le mie vene pietrose,presto saprò come la notte metterà radicinella tua figura.Oskar Pastior    
  TopinamburTopinambur abbandonati qua e là, cari pargoli, abbandonati in incontri precari o in infinite assemblee ma sempre un po' distratti dall'infinito. O filiazione forse infida, dicono, della luce più irta, provocatori di paroline e bisbigli. Provocare ad appelli ed a fini rimproveri  eh  eh    fin dentro i giardini Ma chiamate a soste o ad aggiri, a manciate di dispersioni, ad immortali (senza per niente essere trionfali)    addii O semine semplicissime o complessive induzioni e scie poi divergenti di sottomusici elementi - Affondi  birbi birichini del giallo di minimi    temi tempi Da entro i mille circoli dei topinambur assidui nunzi di lunatici autunni si sfilano le luci  dai più nascosti vincoli  Digressivi discorsi Fratti divieti ad ogni Bella pretesa del giallo- Suggerimenti d'altri autunni      vellichii d'autunni      già persi, ritornanti in gialli sorsi Freschissimi risvegli del verde-blu dopo che le piogge novelle l'addormirono e che ora si disagia e scompiglia a un raggio, più che di sole, di topinamburTeneri plagi compiuti dal verde e dall'azzurro dei prati sui topinambur qui sbandati da chissà dove, chissà se prima o mai più. Andrea Zanzotto  
          blocco su note ho una brutta consapevolezza: sono una groupie della poesia.sa di malattia. pratico poesia da decenni, mai sono stata tanto presa, persa e invischiatadalla tua tenerezza scuro inchiostro.è l'autunno che sparge segni ignobili a sedurmi promettendoinverno feroce possibile.insomma le parole m'innamorano. e più sono ingravidate di poesiapiù cedo e cado.cazzo, basta.