"La fotografia è un segreto intorno ad un segreto: quanto più ti dice, tanto meno riesci a capire". Diane Arbus
Howard Nemerov, Lui: l'alberoEssere un gigante e non parlarne,rimanere al proprio posto;significare la presenza costante del processoe sembrare sempre lo stesso;essere saldo come roccia e sempre tremante,avere insieme duro aspetto di mortee la tenera, fluida essenza del crescere,il proprio Essere ingannevolmente coperto di corazza,il proprio divenire ingannevolmente vulnerabile.Essere così resistente e ricevere così bene la luce,generosamente offrendo conoscenza proibitadi tante cose del cielo e della terraper le quali altrimenti non avremmo parole.
epimeteache cercano gli occhi? che tipo di sazietà?me lo chiedo proprio mentre trasformo parolein immagini della e nella mente, esercizioche mi viene semplice, cui sono profondamenteradicata.in questo tempo in cui l'orrore, gli orrori, divengono nuovo sale aggiunto e aggiunto ancora ad un non augurabile tuttavia imprescindibile quotidiano dove le speranze sono talmente basse che la polvereriempie le bocche che non riescono mai a tacere,dove, per smuovere l'attenzione non vi è più nullacui appellarsi, cui riferirsi,che cercano gli occhi? come si saziano?la bellezza, sempre più spesso, sembra appartenere a mondi elevati,troppo spesso irraggiungibili.tuttavia qualcuno riesce a decifrare le note nascostenello spartito confusissimo del qui ed ora ecoglie nel limite, quell'ultimo spazio di frustrazioneche obbliga o induce o accompagna ad osservare,in un primo momento con distacco e disturbo esuccessivamente, se si ha fortuna, con indiziodi interesse ciò che pare essere al limite o proprio"grottesco".forse è in questa piccola fascia inesplorata la terra nuovadove provare a ripiantare qualche seme di esplorazioni. nota a margine: diane arbus e howard nemerow furono sorella e fratello:occhi alla ricerca di limiti, versi alla ricerca di metriche meticolose e raffinate;quanto più amabile nella fratellanza della profonda comprensione delle diversità...