odeon 4.0

2.033 la forma è la possibilità della struttura


 GOTTFRIED BENN, D'ESTATE Tu - dinanzi all'Essere dei giorni di calura, con il loro azzurro che mai svapora, una fiammata, un interrogatorio non ti sfiora, gli eventi dello Spazio e l'Io in associata figura? Tu - che dai canti sull'origine dell'umana età sempre soltanto una rima ed una luce ritenesti "Ah, tu travolto - nei tuoi stessi trabocchetti-" "Ah, tu abbagliato - dalla tua stessa nullità -"Alla buona, appena al livello di diploma, se l'umanità si mette in discussione, allora dinanzi a codesto azzurro della Doppia dei Centauri di greve Essere dei Cieli non ti sfiora?  
    YO YO MA e ITZHAK PERLMANN INTERPRETANO: MEDITAZIONE DI THAIS di JULES MESSENET GOTTFRIED BENN, TRISTEZZA Le ombre non s'aggirano solo nei sacri boschi del Nulla,dinanzi ai quali si stende il prato di asfodeli;si aggirano fra di noi e già negli amplessi tuoi, se ancora il sogno ti culla.Cos'è mai la carne - fatta di spine e di rose,il seno cos'è - con le sue pieghe e il suo velluto,e cosa i capelli, le ascelle, le sinuoseprofondità, e lo sguardo di calda fiamma imbevuto:essa vuol dire il passato: le intime persone di alloraed anche il futuro: se più non la baci, non farvi caso, i giuramenti sia lievi che audacihanno la loro ultima ora.E poi novembre, tristezza, abbandono,la tomba, il bastone per chi è malfermo -i cieli non fanno alcun dono, soltanto il cipresso,l'albero del lutto, si erge grande e ben fermo.epimeteala grande meretrice si redime,si redime il monaco cenobita.comuni casi di redenzioni ...il processo di mutamento spinge spesso (o sempre) agli estremi.sospetto che sia il susseguirsi di azioni che, in qualche maniera, insegna a formulare possibilitàmeno estreme, certo non redenzioni... accordando le esistenzea ritmi naturali.rimane sempre pericolosamente presente il giudizio.e come piace il giudizio, come ingrassa l'egoqualora si supponga di avere per le manigiustezze o verità, magari surrogate... si ode chiaro il sibilo del famoso serpente???;-)e. peccatrice