odeon 4.0

noi, altri


HANS MAGNUS HELZENSBERGER - L'ALTRO Uno ridesi interessaha il mio viso con pelle e capelli sotto il cielolascia rotolare parole dalla mia boccauno che ha denaro e paura e un passaportouno che litiga e amauno si diverteuno si dimenama non ioio sono l'altroche non rideche non ha viso sotto il cieloe alcuna parola nella sua boccaed è sconosciuto a sé e a menon io; l'altro; sempre l'altroche non vince e non è vintoche non si interessache non si muovel'altroche è indifferente a se stessodel quale io non so nientedel quale nessuno sa chi èche non mi muovequesto io sono.  
  ESTAS TONNE - THE SONG OF THE GOLDEN DRAGON  
  ANNE SEXTON - GIOVANEMille porte fa, quando ero una ragazza sola in una grande casa con quattro garage, una notte d'estate se ricordo bene, ero stesa sul prato e sotto di me, increspato, il trifoglio, e sopra, distese, le stelle, la finestra di mia madre un imbuto che incanalava luminoso calore, e la finestra di mio padre semichiusa, un occhio da cui passa chi dorme, e le assi della casa erano bianche e lisce come cera e milioni di foglie sbattevano, come vele sui loro strani gambi e i grilli ticchettavano tutti insieme e io, nel mio corpo nuovo fiammante, non ancora di donna, facevo domande alle stelle e pensavo che Dio vedesse veramente calore luce dipinta e gomiti ginocchia sogni buonanotte.  
 fucking notela scoperta di altro in noi, di noi, altro talvolta diversissimo, riflessionedolente e arricchente che costringead altri riconoscimenti.  pubblico un'interessante sequenza relativa al post, ricevuta privatamente, perché d'interesse.ho chiesto debita 'autorizzazione... e prego il nick di esplicitarsi qualora  lo ritenesse opportuno. "ma chi la fa la scoperta di altro in noi, se non noi?la questione che si pone è complessa e con risvolti “talvoLta” imbarazzanti.è il noi tollerante che scopre il noi intransigente (e viceversa), il noi permaloso che scopre il noi cortese (e viceversa), il noi ribelle che scopre il noi conformista (e viceversa)? e via dicendo di segni distintivi e dei loro contrari. o, forse, esiste un noi impersonale che si sorprende ad ogni versione in noi, di noi?".