LUCIANO CECCHINEL - NIENTE... NESSUNO? Vieni sofferenza intridimi con le tue unghie di vetro, poltiglia inerme fammi sanguinare gridare di ingiuste piaghe, premi l'errore ignoto.Forse un vivere come giocosa ridente acqua lasciai andare e altri lo raccolsero senza ombra di paura con frenetiche dissipanti mani. Ma dove, come placare l'assetante bianco sale?Perché i fili del gelo, siderale pena alla mansuetudine di fioriture chinate nel mattino?Per me, per altri, petali infraciditi al primo sole. Oh, denso miele su labbra bruciate di sale! E tuttavia ad altri assoluzione. E niente, nessuno riuscirò a salvare? versi da: "Da un tempo di profumi e gelo" - lietocolle editore
il sapore di miele e sale del dolore
LUCIANO CECCHINEL - NIENTE... NESSUNO? Vieni sofferenza intridimi con le tue unghie di vetro, poltiglia inerme fammi sanguinare gridare di ingiuste piaghe, premi l'errore ignoto.Forse un vivere come giocosa ridente acqua lasciai andare e altri lo raccolsero senza ombra di paura con frenetiche dissipanti mani. Ma dove, come placare l'assetante bianco sale?Perché i fili del gelo, siderale pena alla mansuetudine di fioriture chinate nel mattino?Per me, per altri, petali infraciditi al primo sole. Oh, denso miele su labbra bruciate di sale! E tuttavia ad altri assoluzione. E niente, nessuno riuscirò a salvare? versi da: "Da un tempo di profumi e gelo" - lietocolle editore