YEHUDA AMICHAINEL MEZZO DI QUESTO SECOLONel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti uno all'altracon mezzi visi e occhi pienicome una antica immagine egizianae per un attimoho accarezzato i tuoi capellinella direzione opposta del tuo viaggio,ci siamo chiamati, l'uno l'altracome se chiamassimo nomi di cittàdove nessuno si fermapassando.Bello è il mondo quando presto si alza al male,bello è il mondo quando s'addormenta verso il peccato e la compassione,mentre noi ci confondiamo, tu ed io,bello è il mondo.La terra beve gli uomini e i loro amoricome vino,per dimenticare.Io non posso.E come la sagoma dei monti di Giudea,noi non troveremo mai pace.Nel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti l'uno all'altra,vidi il tuo corpo e la sua ombra che mi attendeva,la cinghia per un lungo viaggiogià stretta intorno al mio petto.Io ho lodato i tuoi fianchi mortali,tu hai lodato il mio viso passeggero,ho accarezzato i tuoi cappelli nella direzione del tuo viaggio,ho toccato la tua carne, profeta della tua fine,ho toccato la tua mano che non ha mai dormito,ho toccato la tua bocca che ora forse canterà.polvere dal deserto ha coperto il tavolodove non mangiammoma con le mie mani ho scritto soprale lettere del tuo nome.LEONARD COHEN
le lettere del tuo nome
YEHUDA AMICHAINEL MEZZO DI QUESTO SECOLONel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti uno all'altracon mezzi visi e occhi pienicome una antica immagine egizianae per un attimoho accarezzato i tuoi capellinella direzione opposta del tuo viaggio,ci siamo chiamati, l'uno l'altracome se chiamassimo nomi di cittàdove nessuno si fermapassando.Bello è il mondo quando presto si alza al male,bello è il mondo quando s'addormenta verso il peccato e la compassione,mentre noi ci confondiamo, tu ed io,bello è il mondo.La terra beve gli uomini e i loro amoricome vino,per dimenticare.Io non posso.E come la sagoma dei monti di Giudea,noi non troveremo mai pace.Nel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti l'uno all'altra,vidi il tuo corpo e la sua ombra che mi attendeva,la cinghia per un lungo viaggiogià stretta intorno al mio petto.Io ho lodato i tuoi fianchi mortali,tu hai lodato il mio viso passeggero,ho accarezzato i tuoi cappelli nella direzione del tuo viaggio,ho toccato la tua carne, profeta della tua fine,ho toccato la tua mano che non ha mai dormito,ho toccato la tua bocca che ora forse canterà.polvere dal deserto ha coperto il tavolodove non mangiammoma con le mie mani ho scritto soprale lettere del tuo nome.LEONARD COHEN