odeon 4.0

fili d'erba e xanax


   
    MARIANGELA GUALTIERI, UN NIENTE PIU' GRANDEUn mio mesoffre. Chi è? Chi scalcia sul fondodi questo quieto piroscafo. Giùnella stiva il passeggero più vivobatte i suoi colpi.Chi lo tiene sepolto? E che cosa vuolequesto bastardo bambino che scalcia?Nel fondo di me, un me soffre -la sua bandiera stropicciatanon ha nessun vento.È murato. Il bambino più vivomurato sul fondo.Con la sua magra maninami stringe il cuore al mattinoun poco stringe e duole.Che cosa prometto quest'oggi al mioprigioniero? Con quali parole falselo tengo zitto per un giorno intero?    fuck notala sirena di un'ambulanza divide l'ariasilenziosa del mattino prestissimo, bella partitura, e  immediatamente cerco di figurarmi il tipo di incidente, di accidente quindicidiagostano.passi avanti, con l'erba umida che mi striscia sulla pelle delle cavigliele campane della prigione medievale,ora piccola santa chiesa.il fedele mal di testa continuaa cadenzarmi il passo.rumori fuori, rumori dentro.l'estate mi si distende innanzi, poco troia, poco santa,invitandomi ad accomodarminei salotti verdespendenti, sovraccarichi, straordinari.il ritaglio di tempo che mi sono regalata ora è definitivamente magnifico.respiro a fondo l'aria che si scaldae lecco via, da un filo d'erba, grosse gocce di rugiada, trasparenti.i divertimenti di tono familiare attendono,devo ripiegare in fretta la naturale timidezzacongenita e dispiegando con curail vestito di energica vivacità che ci si aspettaindossi impeccabilmente. così talmente forte ... quindiciagostano e xanax per resistere...con buona pace della pace, appunto