odeon 4.0

a colazione con kinnell


GALWAY KINNELL - Oatmeal - Io mangio farina d'avena a colazione.La faccio sulla piastra e ci aggiungo latte scremato.La mangio da solo.Lo so che non è bene mangiare la farina d'avena da solo.La sua consistenza è tale che è meglio per la tua salutementale sequalcuno mangia con te.Questa è la ragione per cui spesso m'invento un compagno immaginario con cui far colazione.Probabilmente è anche peggio che mangiare farina d'avenacon un compagno immaginario.Ad ogni modo ieri mattina, ho mangiato la mia farinad'avena con John Keats.Keats ha detto che ho fatto bene a invitarlo: a causadella sua consistenza glutinosa, della collosagrumosità, del suo rimandare alla melma, e dellasua insolita propensione alle disintegrazione, la farina d'avena non deve maiessere mangiata soli.Ha detto che secondo lui, comunque, è ok mangiarlacon un compagno immaginario,e che lui stesso si è goduto delle farine d'avenamemorabili con Edmund Spencer e John Milton.Anche se queste farine d'avena non sono così salutaricome asserisce Keats, tuttavia, puoi imparare qualcosa da esse.Ieri mattina, per esempio, Keats mi ha racconta dellacomposizione di "Ode all'usignolo".E' diventato pazzo per finirla - queste erano le sueparole - " ‘Ato ‘azzo"ha detto, più o meno, parlando attraverso la sua farina d'avena.L'aveva scritta in fretta, su pezzetti di carta, che si erapoi messo in tasca, ma quando era arrivata a casa non era riuscito a ricostruire l'ordine dellestrofe, e lui e un amico avevano sparso le cartesul tavolo e cercato un nesso tra queste, ma ancor oggi non è sicuro di aver trovato quello giusto.Si stupisce ancora dell'occasionale sensazione di movimento tra le strofee il modo in cui qua e là un verso abbia laconfigurazione di un musulmano in preghiera, poi si sollevi e scrutitutt'intorno, e poisi rimetta giù leggermente fuori dalla traccia ,facendo in modo che la poesiaprocedain avanti col noncurante barcollio di Dio.Ha detto che qualcuno gli ha raccontato che tardi nella vita Wordsworth aveva sentito diredei pezzetti di carta sul tavolo e aveva provato a rimescolare alcune sue strofe ma aveva solo peggiorato la situazione.Alla fine della colazione, John ha recitato "All'autunno".L'ha recitata lentamente, con molto sentimento, e haarticolato le parolein modo incantevole, e il suo strano accento suonava dolce.Non ha offerto la storia della composizione di "All'autunno" e mi chiedo sene esista una.Ma ha detto che la vista di un campo d'avena appenamietuto gliela avevafatta cominciare,e due dei versi, "poi che l'estate le viscose cellecolmava fino all'orlo" e "osservi fino all'ultima goccia per ore e ore",gli erano venuti mentre mangiava la farinad'avena da solo.Mi sembra di vederlo - mentre rimesta col cucchiaionella materia, guardando fissoi luminosi campi arati, borbottando -e mi viene in mente:forse non c'è nessun sublime, solo il risplendere dei brandelli di amnio.Per cena stasera avrò un avanzo di patata al fornorimasta dalpranzo.Sono consapevole che una patata al forno è umidiccia,scivolosa eal contempo gommosa e briciolosa,ed è per questo che inviterò Patrick Kavanagh a farmi compagnia.fuck notamangio una mela,seduta scompostamente suuna panchina di metallotengo in grembo la piccolaraccolta delle poesie di kinnell.l'osservo mangiare la sua farina d'avena.guardarlo mi sazia.