CESARE PAVESE IL PARADISO SUI TETTI Sarà un giorno tranquillo, di luce fredda come il sole che nasce o che muore, e il vetro chiuderà l'aria sudicia fuori del cielo.Ci si sveglia un mattino, una volta per sempre, nel tepore dell'ultimo sonno: l'ombra sarà come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra un cielo più grande. Dalla scala salita un giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti.Non sarà necessario lasciare il letto. Solo l'alba entrerà nella stanza vuota. Basterà la finestra a vestire ogni cosa di un chiarore tranquillo, quasi una luce. Poserà un'ombra scarna sul volto supino. I ricordi saranno dei grumi d'ombra appiattati così come vecchia brace nel camino. Il ricordo sarà la vampa che ancora ieri mordeva negli occhi spenti. Versi da POESIE, a pagina 147 - Mondadori Editore, 1979
quasi una luce
CESARE PAVESE IL PARADISO SUI TETTI Sarà un giorno tranquillo, di luce fredda come il sole che nasce o che muore, e il vetro chiuderà l'aria sudicia fuori del cielo.Ci si sveglia un mattino, una volta per sempre, nel tepore dell'ultimo sonno: l'ombra sarà come il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra un cielo più grande. Dalla scala salita un giorno per sempre non verranno più voci, né visi morti.Non sarà necessario lasciare il letto. Solo l'alba entrerà nella stanza vuota. Basterà la finestra a vestire ogni cosa di un chiarore tranquillo, quasi una luce. Poserà un'ombra scarna sul volto supino. I ricordi saranno dei grumi d'ombra appiattati così come vecchia brace nel camino. Il ricordo sarà la vampa che ancora ieri mordeva negli occhi spenti. Versi da POESIE, a pagina 147 - Mondadori Editore, 1979