odeon 4.0

purezza della libertà


 MARK STRAND- CENTO VIRGILIANUS -E così, passando sotto la cupola del cielo immenso sospinti da tempeste e mari in burrasca, giungemmo, chiedendoci su quale sponda del mondo eravamo stati gettati. L'ululare dei cani si udiva per tutto il crepuscolo, e sulle tombe il crepitare che fa un fuoco di stoppie sferzato dal vento; e poi, da cortili ghiacciati, i lamenti striduli delle donne si alzarono contro le stelle d'oro e silenti. All'inizio non ci mancavano le città da cui eravamo partiti - le case dipinte di rosa e di verde, i cigni che si cibavano tra le canne del fiume, gli scrosci di luce estiva che scorrono sui pascoli. Che importava se avevano sperato di trovare Apollo qui, finalmente in trono, che importava se un freddo attanagliante ci gelava le ossa. Eravamo giunti in un luogo dove tutto piange per come va il mondo.Versi da L'uomo che camminava un passo avanti al buio, Mondadori Editore, pagine 190 e 191   
 MAYA ANGELOU - ANCORA MI SOLLEVO -Puoi svalutarmi nella storiaCon le tue amare, contorte bugie,Puoi schiacciarmi a fondo nello sporcoMa ancora, come la polvere, mi solleveròLa mia impertinenza ti infastidisce?Perché sei così coperto di oscurità?Perché io cammino come se avessi pozzi di petrolioChe pompano nel mio soggiornoProprio come le lune e come i soli,Con la certezza delle maree,Proprio come le speranze che si librano alte,Ancora mi solleveròVolevi vedermi distrutta?Testa china ed occhi bassi?Spalle che cadono come lacrime,Indebolita dai miei pianti di dolore.La mia arroganza ti offende?Non prenderla troppo malePerché io rido come se avessi miniere d'oroScavate nel mio giardinoPuoi spararmi con le tue parole,Puoi tagliarmi coi tuoi occhi,Puoi uccidermi con il tuo odio,Ma ancora, come l'aria, mi solleverò.La mia sensualità ti disturba?Ti giunge come una sorpresaChe io balli come se avessi diamantiAl congiungersi delle mie cosce?Fuori dalle capanne della vergogna della storiaIo mi sollevoIn alto, da un passato che ha radici nel doloreIo mi sollevoSono un oceano nero, agitato e vasto,Sgorgando e crescendo genero nella marea.Lasciando dietro notti di terrore e pauraIo mi sollevoIn un nuovo giorno che è meravigliosamente limpidoIo mi sollevoPortando i doni che i miei antenati hanno dato,Sono il sogno e la speranza dello schiavo.Io mi sollevoIo mi sollevoIo mi sollevo L'ASCOLTO ... blocco una notanon uso commemorare.oggi contravvengo e provo a dedicare a Maya Angelou, Donna Libera,poeta di quella poesia Femminile,già elevata, in germe, alla massima potenza,quella dei pochi liberi,a cento anni dalla sua nascita,i versi di Mark Strand, arrampicato ai riflessi di specchi del tempo di un'altra donna, Faltonia Betizia Proba. mi sembra giusto.