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Tempo che passa cose che non cambiano


L’altro giorno ero in erboristeria.Mentre attendevo il mio turno, mi sono messa a annusare i vari profumi.Sono stata attirata da una boccetta in particolare, mi piaceva il colore.Senza neanche pensarci mi sono spruzzata un paio di volte, e subito l’odore mi ha investito, veloce e rapido come i miei ricordi e i miei pensieri. Quel profumo. Quel maledetto profumo. Che ci fa ancora sulla mia pelle? Che ci fai, ancora sulla mia pelle? Volevo correre a casa, farmi una doccia. Non riuscivo a muovermi, stavo lì, immobile, annusavo disperatamente il mio braccio, il mio polso. Sniffavo come una drogata aggrappandomi ai ricordi sempre più sbiaditi. Quel maledetto profumo.Il passato è così. per me, per tutti, forse. Ti si attacca, ti entra dentro, non c’è niente che puoi fare.Non te ne libererai mai. Ho realizzato che i chissà come sarebbe stato sono i più difficili da digerire.Pesa molto di più qualcosa che non si è mai vissuto fino in fondo che qualcosa andato a male.   Sono tornata a casa, ho lavato via ogni tua traccia.E quando sono uscita dalla doccia ho notato che il suo beauty stava lì, sopra la lavatrice, aperto, gli oggetti dentro buttati alla rinfusa.Ho provato un misto tra tenerezza e soffocamento,una piccolissima invasione. Le sue cose mischiate alle mie.Il passato che passa e il presente che si piazza e il futuro che ti viene incontro.Nuove braccia che si sostituiscono alle vecchie, nuove parole, nuovo tono di voce, nuovi baci. Solo un punto fermo: Io.Io, con la mia solitudine irrisolta, con questa leggera inquietudine di fondo.Io, e il baratro in cui cado certi giorni. Baratro che non nessun uomo potrà mai capire, condividere.Baratro da cui nessun uomo mi potrà mai salvare,ieri come oggi.Nessuno me lo potrà mai evitare, è solo mio. Nessuno ci accederà mai, neanche lui.