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Cose che capitano


Ha un che di cinico il modo in cui guardiamo il passato, con quel certo distacco che ci fa sembrare tutto logico, sensato, ovvio, inevitabile.Come se quando ci siamo stati dentro non avessimo combattuto tutte le nostre energie per fare andare le cose esattamente come avremmo voluto. Semplicemente non eravamo fatti per stare insieme, ci diciamo.Oppure: è andata così, capita, si cambia, le strade si dividono. E dove è finito tutto il dolore che accompagnava quei momenti?Quanto sono lontane le lacrime, le notti in bianco, gli attacchi di panico.Dove sono? Mi piacerebbe averla adesso, questa lucidità. Vorrei mi investisse più a lungo di quei miei 5, 6 minuti scarsi di razionalità che poi vengono inevitabilmente mangiati dall’ansia. Ma ansia di che? Di un altro fallimento? Forse. Oggi mi è venuto in mente che se vivessimo tutti senza paura di ammettere i nostri errori saremmo magari più felici. Si, non ho capito un cazzo nemmeno stavolta. e allora?Ok, mi sono sbagliata un’altra volta, credevo e invece no. e allora? Avere il coraggio di guardarsi in faccia, anche se lo sguardo è pieno di tutto l’amore del mondo, mettere da parte tutte le paure e la solitudine urlante che ci attanaglia dentro e dirselo. semplicemente, ammetterlo.Che non funziona