Odisseandoland

genialità


quest'uomo è un genio.
e non è per essere riuscito a portare all'altare una raffinata attrice [oramai - sich - quasi ex moglie] ospite debordante a markette. trasmissione nota per la sua classe, il suo garbo, il suo riuscire nel scovare talenti da gettare nell'empireo dello star system.[updt: non lo è per aver mostrato garbo, galanteria, cavalleria tipici di un lord di altri e perduti tempi quando definì rula jebreal, la poco sottomissibile giornalista de la7, una signorina un po' troppo abbronzata: che stile, che portamento interiore....]non è neppure un genio per essere riuscito [quasi] a rimpiazzar il senatur nel verde cuore padano che batte nel celtico petto dei commoventi e commossi leghisti. il quasi è se non fosse per quell'altro, il raffinato giurista ingegner Castelli, già indimenticato guardasigilli della rimpianta passata legislatura. o se non fosse per quell'altro ancora, il uelfarista Maroni [è il cognome, non l'attributo]: il convertito sulla via di Gemonio, attratto dal verbo bossiano e strappato alle sirene della sinistra, errore ferale dell'adolescenza.e non lo è per il gioiello d'ingegneria istituzionale che era la sua riforma della costituzione. pusillanimamente affossata da uno sparuto gruppo di vetero-comunisti-statalisti-centralisti.né lo è per il rimpianto suo agire da ministro delle riforme. dicastero condotto con senso dello stato e delle istituzioni, con cui ha dato alla luce quel fulgido esempio di meccanismo democratico della sua legge elettorale. peraltro impreziosita dal suo commento ex-post "è una porcata"e non è neppur geniale il fatto di essere riuscito ad essere eletto a vicepresidente del senato. che poi sarebbe il vice della seconda carica dello stato. lassù [come vice, occhei, ma sempre lassù] sullo scranno più alto dell'assemblea dei saggi senatori, la camera alta, i trecento_e_poco_più rappresentanti probiviri dell'italico popolo [e anche padano, ovvio]No.Quest'uomo è un genio perché ha trovato il modo di sbrogliare la matassa mediorientale. ha illuminato la via della diplomazia, che è l'arte che si muove sullo stretto crinale del compromosso e la realpolitik. ha saputo sintetizzare la chiave di volta, il punto nodale su cui indirizzare gli umani sforzi per un futuro migliore, per l'umanità intiera. confidando ovviamente nel suo amico fraterno george dableiu bush, da lui crimasticamente definito "una delle poche persone serie che esistono al mondo"dovremmo essere grati al destino per averci donato un uomo così....[nel mio piccolo lo ringrazio, perché sa darmi spunti su cui riflettere e postare, quando mi manca l'ispirazione....]