A volte clicco il tasto esplora, altre addirittura commento (raro ma capita). Tutto quel che potrei cercare e' fare due chiacchiere con tutti nell'ambito del blog. Pertanto, se ambite all'incontro fisico e onde evitare spiacevoli e categorici rifiuti, sappiate che l'utente desiderato è definitivamente assente.
Proprio stamattina leggevo qui della parata militare. Un opinione "diversa" di un mio amico mi ha suscitato il ragionamento. La parata militare non e' un festa di compleanno, gli appalti sono stati fatti e fermarla ora oltre ai costi che gia' sono stati sostenuti, fermerebbe gli introiti che ne derivano.
Un'idea mi e' balenata vedendo che la conversazione non portava a nulla di diverso di due punti di vista che non si incontreranno mai.
Il motivo e' semplice, possiamo parlare di soldi tra due poli, uno in cui dice, non e' giusta la parata, e l'altro in cui si pensa che sia antieconomico fermarla ora.
Riassumento stiamo parlando di due valori importanti, uno quali non spendere altri soldi per una festa quando siamo in lutto e l'altro quale non sprecare i soldi gia' investiti. Entrambe imporanti. Ad unirli tutti e due e' il motivo di fondo, quello che di solito non si vede fino a quando non scavi tra i primi due: i valori.
Aiuti ai terremotati tutti vorremmo e l'accisa sulla benzina potrebbe anche andare bene. Il coinvolgimeto e non la parata è sotto tiro: ci sentiremmo più coinvolti con la nostra solidarietà, se i petrolieri, per esempio, rinunciassero a un centesimo a litro, per devolvere. Finanziamenti ai partiti.. ancora il popolo aveva detto no. E i soldi ancora li vanno.
Ed eccoci il terzo punto che e' il motivo di tanta rabbia: su una parata che ormai e' anacronistica e ritengo irrispettosa per il popolo italiano un popolo di lavoratori che ormai supporta banche e politici che mangiano a sbafo incuranti del resto. Solo chi lavora viene tassato? A vantaggio di cosa?
Se un politico prendesse lo stipendio medio italiano mi aiuterebbe a sentirlo parte della nazione, e non feudatario appartenente alla casta.
Come dice Carlo "se maniche ci sono da rimboccare, che siano maniche di ...tutti!!!!"