Moderna Odissea

pesatura del cuore

Gli egizi pesavano il cuore. E'un modo intelligente per descrivere quel che in fondo facciamo anche noi.

Quanto pesa il nostro cuore? Quanti sensi di colpa abbiamo?
Quanto siamo disposti a sentirlo piangere? Sono tutte domande profonde, che gli egizi forse descrivevano in modo piu' profondo.

Ecco il nostro cuore, secondo gli egizi, verra' posto su una bilancia e dovra' pesare quanto una piuma. Cioe' se noi siamo felici, senza sensi di colpa, siamo a cuore leggero.
E mi viene un pensiero a caso: a volte chiamiamo amore, qualcosa che sentiamo come un peso. Non ha il sapore di contraddizione in termini?

Ecco lascio qui la riflessione. Dove per caso stanotte ho avuto una discussione dall'una e trenta alle due trenta... sapete oggi sono in ufficio. Come posso stare?
Sento il cuore pesante.

Come scrivevo ieri:

Istinto di conservazione: Naturalmente si va, verso la felicita'
[S.G.]

Buon fine settimana a tutti.

La confessione Secondo gli egizi.
Preso da qui: [http://www.anticoegitto.net/pesatura_cuore.htm]

Questa confessione era rilasciata in due tempi: dapprima il defunto si indirizzava al tribunale nella sua interezza, poi alle quarantadue divinità che assistevano Osiride.
Dopo aver salutato quest'ultimo "Dio grande, Signore di verità e di giustizia, Signore onnipotente", di cui egli dichiarava di conoscere il nome magico, così come quello dei suoi collaboratori, il defunto iniziava la propria confessione.

Dopo di chè il defunto doveva rispondere alle domande poste dalla sala stessa, la cui porta è identificata con la bilancia della giustizia e dal dio Thot.

Se il cuore, gravato da troppe colpe, faceva pendere la bilancia il defunto veniva divorato dalla dea Ammit, la mostruosa entità preposta alla distruzione dello spirito nel caso di verdetto sfavorevole del tribunale osiriano.” e condannato ad essere annullato per l’eternità.