A volte clicco il tasto esplora, altre addirittura commento (raro ma capita). Tutto quel che potrei cercare e' fare due chiacchiere con tutti nell'ambito del blog. Pertanto, se ambite all'incontro fisico e onde evitare spiacevoli e categorici rifiuti, sappiate che l'utente desiderato è definitivamente assente.
So che non leggerai questo post. Non conosci il mio blog e non te lo direi. Come al solito ci incontreremo e lo leggerai tra le righe. Forse tra le righe della mia maglia, o tra le righe delle mie parole, di quelle che non dico. In fondo e' come tra me e te abbiamo sempre fatto. Da quando ti ho guardato negli occhi, quel pranzo a pasquetta di tanti anni fa. Tu uscissi e io ti seguii. Ti ricordo. Ti penso e a volte ti sogno.
C'e' sempre stato qualcosa nei tuoi occhi. Poi il tempo e' passato. Qualcosa che non e' mai cambiato. Quando ti ho abbracciato dopo tanti anni, quel cuore in gola, che hai anche tu. Lo sento, ti sento, mi senti lo sai. Lo so. (La fine, quel siamo amici... )
A volte quel letto e' l'unico posto dove posso incontrati. Quel sogno in cui ti ricordo e al mattino mi sveglio con il sorriso.
Non vorrei ci fossero cattive interpretazioni: robot inteso come macchina incapace di coltivare sentimenti, affetti intimi ecc.ecc. In tutto questo tempo non avevo mai colto come in questo post, una manifestazione così intensa e appassionata. Forse mi sono sbagliato? Perciò ti incitavo ad esternare!!!!
Buondì Simone.