Moderna Odissea

Abitudini

quanto ti ascolti?

Ieri tornando a casa sono incappato in una serie tv. Era dai tempi di buffy e Ally mc beal che non mi incastravo cosi'. Anzi... con il supporto tecnologico e' stato facile esagerare!

Praticamente ho visto 5 episodi di fila, preso come un bambino di fronte ai suoi cartoni animati preferiti. SAra' che la protagonista e' una trentaduenne, sara' che e' bellissima nel suo aspetto semplice, sara' che per me e' facile calzare nella sua storia, che praticamente sono riuscito a sganciarmi dopo il quinto episodio di fila.

Una domanda me l'ha lasciata, guarda caso dopo il post dell'altro giorno: "Sono pochi che ascoltano veramente"... e io quanto ascolto me stesso?

Detto in poche parole, quanto mi fido del mio istinto, e quanto agisco basandomi su quel che sento?

Ecco ora lascio questo pensiero nel mio giardino segreto, e so che fiorira' in qualcosa di buono.
Nel frattempo mi preparo,  qualcosa di buono e' sempre li' dietro l'angolo.

Buon fine settimana

seduto su una panchina

La panchina e' un immagine che questi giorni si e' ripetuta nelle parole di chi raccontava, di chi mi raccontava una storia.

Seduto su una panchina ad aspettare che il traffico passi. Che il traffico del cuore cessi di intasare il cervello, che le lacrime scendano e che le parole escano.

Seduto su una panchina mi piacerebbe starvi vicino. Li ho visto le persone importanti per me. Conosco quella panchina del dopo palestra. Quella delle sconfitte che sanno di esperienza dolorosa. Quelle del momento intimo in cui vuoi stare da solo.

Forse e' meglio sapere che su quella panchina c'e'e stato il vincitore cosi' come il perdente. Che entrambi sono amici. Che in realta' questi ruoi sono come parti di un film. Si, entrambi hanno lottato non l'uno contro l'altro, ma come in due film diversi messsi uno di fronte all'altro, ognuno contro i propri mostri.

E allora vedi che l'altro e' li come te. Anche se e' un altro, spesso e' specchio di te. A volte dolorante come te. Ed e' forse qui che si nasconde il segreto. Quando smetti di vedere l'altro come qualcuno che attacca te, e vedere uno come te che prova a combattere i suoi mostri, li inizia un film diverso. Non piu' nemici su un ring ma amici con mete comuni. Puo' essere con i genitori, con le competizioni, con qualsiasi cosa.

A proposito la competizione, non esiste. Esiste che entrambi corriamo verso uno meta, e vinca il migliore.
Vincitore e' un ruolo, atleta e' una scelta. Sai che vincitore di una partita lo sei stato, e a volte lo sarai di nuovo. A volte cadrai di nuovo e ti rialzerai esercitandoti ancora. Ma la partita piu' grande la giochi ogni giorno. Ogni giorno che vivi. Forse sai che quella panchina e' solo una sala d'attesa tra te e la vita :) Ti auguro che sia una rincorsa per un bel salto.



Diario di bordo
Queste sono le parole per qualcuno a cui tengo molto. Sono parole che probabilmente non diro' mai. Perche non a tutti le parole servono. Sono parole che hanno bisogno di un momento. E di queste parole forse il momento ce l'ho solo io che le dico.

Sono pochi che ascoltano veramente, e spero di imparare quest'arte sopraffina :)
Buon lunedi' a tutti. Chi in panchina e chi riparte.

S.

testa fra le nuvole

Un po di equilibrio mi ci vorrebbe;
sicuramente il trasloco e questo armadio che ancora non arriva stanno facendosi sentire. Oggi e' il compleanno di un mio amico, socializzare un po, ci vuole .

Vedo che i miei fratellini crescono e il mio nipotino e' bellissimo. Ieri l'ho visto in webcam!
A proposito di mio fratello 18 enne oggi ha scritto su facebook un concetto come non si fugge da se stessi, se abbiamo qualcosa dentro lo affrontiamo. Da li e' partita la conversazione. Mi fa piacere. Gia' che si rende conto che alcune cose siano dentro di noi, e' un buon punto.

Accettare e' la prima cosa. Accettare cosa? Accettare cosa dipende da noi e fare del nostro meglio, e accettare questo libero arbitrio. Accettare che ogni anima ha la sua strada... e alcune ne hanno di strane.

Per esempio se ci pensi bene, chi tradisce ha il problema, chi e' tradito, puo' scegliere. Se farlo diventare il suo problema attribuendo un giudizio al gesto,
o prendere una decisione basata sulla situazione.

Non ci sono problemi piu' grandi di quanto ne creiamo noi.
Spero di ricordarlo.

Buon fine settimana a tutti

DA LEGGERE CON IRONIA
Non ricordo dova ho letto questo concetto mi ha fatto sorridere:

Gli uomini impauriti credono che tutte le donne siano troie... quelli coraggiosi lo sperano.
Come non finire con: ricordati di osare sempre!

1969

non so cosa accadeva in quegli anni,
comunque la musica che mi piace di più' viene tra il 1965 e il 1975!
Ennesima conferma, appena trovata:

...Credo tutta colpa di mio padre! :)



Ed ecco qui un classico (almeno per me) :D