Moderna Odissea

Da grandi - al vento

Non finiamo mai di crescere. Ci sono cose che dentro di noi rimangono completamente "un-touched" fino a che non abbiamo il coraggio di scavare.

Onestamente verso gli psicologi e alcuni aspetti della psicologia moderna nutro parecchio scetticismo; tuttavia alcune cose sono palesi. E' palese come noi adulti continuiamo imperterriti ad usare gli stessi schemi di quando eravamo bambini fino ad un punto in cui la coscienza si sveglia. Ci guardiamo allo stesso tempo con gli occhi di chi eravamo un giorno di fronte ai nostri genitori, e chi siamo ora, adulti che guardano la realta' da altri occhi.

Quasi spaventati, in questa proiezione di sguardi; di crescita di coscienza e quasi per caso al vento, come mi sento. Al vento, tra chi ero e chi saro' in una forma mutabile. Tempo che scorre, come meglio definirlo se non una percezione di una trasformazione, il fluire di un cambiamento?

svegliami (quando e' tutto passato)

Questa canzoncina cade a fagiuolo, scrivo qui una traduzione veloce.
Buona giornata a tutti



[Verso 1]
Percepire la mia strada attraverso il buio
Guidati da un cuore che batte
Non so dove il viaggio si concluderà
Ma so da dove cominciare

Mi dicono che sono troppo giovane per capire
Dicono sono avvolto in un sogno
Beh la vita mi passera' se non apro gli occhi
Beh questo è bene per me

[Chorus] (2x)
Così svegliatemi quando è tutto finito
Quando saro' più saggio e più vecchio
Per tutto questo tempo stavo cercando me stesso
senza sapere di essermi perso.

[battiti di separazione]

[Verso 2]
Ho provato a portare il peso del mondo
Ma io ho solo due mani
Spero di avere la possibilità di viaggiare (per il mondo)
Ma io non ho alcun piano.

Mi auguro di riuscire a rimanere per sempre cosi' giovane
Senza paura di chiudere gli occhi
La vita è un gioco fatto per tutti
E l'amore è un premio.

Non sapevo che mi ero perso.

Realta' distorte - a corte

Di quale realta' faccio parte a volte non lo so. Sembra quasi un sogno ipnotico dove le pareti dei miei principi si spostano, la verita' e' una variabile basata su assiomi tutti da provare.

Ed eccomi signor giudice che ogni no che dico, questa realta' prende forma.
Si distorce e contorce. Dentro come un nodo allo stomaco si esprime in distrazioni e singhiozzi senza parole.

Signor giudice vorrei saper dire di no, quando le cose mi fanno male. E le vorrei veder arrivare da lontano, cosi' se non posso evitarle, posso spostarmi in tempo.

E invece no, un treno da lontano visto e io impantanato con i piedi a terra, nel fango dei tanti no che non ho detto. Come gocce di profumo senza un dosatore, cadute a terra al momento sbagliato.

La pozzanghera dei miei no non detti, di sangue e profumo. E' un concentrato di distillato d'amore non ricevuto, di autostima che manca di tutti i no che hanno detto a me. In fondo io so cavarmela, meglio ferire me stesso che dire un altro no. Un'altra goccia.

E stavolta no signor giudice. La bottiglia e' aperta e prima o poi imparero' a trovare un'equilibrio dinamico, tra assiomi, realta' e verita'.

Signor giudice giuro nelle migliori intenzioni con cui ho iniziato, e se ho ferito qualcuno, ho ferito prima me stesso. Giusto una domanda, non ha mica trovato il mio dosatore?

Di profumo ne porto gia' abbastanza, e stavolta i piedi li voglio saper muovere in tempo.

la femminilita'

In ufficio c'e' una donna bellissima, forse trentenne. Inconsapevole di guardare con un sorriso divertito la scena,un mio collega mi guarda e' fa: hey perche' la guardi cosi? Certo che e' bella.

La collega era passata avanti, forse non si era accorta del mio sguardo divertito. Anche se onestametne le donne lo sanno quando le guardi e secondo me sanno anche perche' le guardi. Il mio collega al contrario non aveva capito proprio nulla di quel che avevo in testa.

Ancora sorridendo, guardando la lei sui tacchi a distanza, dico al collega: ma non hai notato proprio niente? Guardala e' bellissima e' vero, ma giurerei che nella vita precedente era un muratore o un falegname. Chissa' come sara' finita in un corpo di donna. Cioe' lei ci prova ad essere femminile, e ogni volta che passa provo a non ridere;io sorrido ma secondo me quel che penso lo sa, lo legge.

Il collega esplode a ridere. Hai ragione. Poverina.

Certo la femminilita' e' qualcosa che viene da dentro, pensarci troppo, e' un po come provarci troppo. Rovina la scena. Ora che ci penso e' lo stesso per noi maschietti, che in questo marasma di ruoli forse ci siamo un po persi.

Certo una donna e' una donna. La conclusione di questo post e' per favore camminate bene quando portate i tacchi, perche' i tacchi fanno donna, quanto una cravatta fa uomo: quando sono portati nel modo giusto; provandoci, con consapevolezza, quel poco, quel giusto.

Buon week end

S.G.

Pensiero del giorno:

Chiunque tu incontri, sta combattendo una battaglia della quale non sai nulla.
Sii gentile. Sempre.

Trasformazioni

[foto presa da qui: source]

L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se c’è una reazione, entrambi si trasformano.
(C. G. Jung)

Diario di bordo

E' un po che mi confronto con questa dinamicita' della vita. Dove mi sono trovato a dire qualche anno fa, che e' colpa mia che sono in un momento di transizione? E poi a distanza di anni ho realizzato che ogni momento e' una transizione tra un prima e un dopo, una trasformazione da un domani possibile ad un oggi reale.

Bella la vita, interessante alchemia!
Buona trasformazione, hem buona serata e buon week end