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Moderna Odissea

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Messaggi di Febbraio 2014

su le maniche..

Post n°1130 pubblicato il 15 Febbraio 2014 da virtute81
 

Sono un grande sostenitore del pensiero positivo....
Oggigiorno e' gia positivo che uno pensi.

Avete presente quando da bambini aspettate un'ora o un pomeriggio che quel tempo si dilata all'infinito? Questo e' quello che ho vissuto... Quel senso di vuoto in attesa di un qualcosa che non sapevo neanche io.

Non che ora sia meglio. Ancora provo quel senso dilatato del tempo che e' quasi assordante.

Questo e'.... all'inizio forse spaventoso. Perche' ha tirato fuori tutti i pensieri che avevo. Belli e soprattutto brutti. Ora inizia a piacermi.
Un bello spazio silenzioso e confortevole. *

Vado a leggere un libro a tema... nel tea shop sotto casa.
Chissa' se qualcuno mi interrompe :D

Il libro ve lo consiglio e stranamente e' disponibile anche in italiano.
Buon week end

Power of NOW - Eckhart Tolle

« Non potevo più vivere con me stesso. E in questo sorse una domanda: chi è questo io che non può vivere con sé? Cos'è il sé? Mi sentii attirato dentro il vuoto. Non sapevo allora che ciò che stava accadendo era che la mente, con la sua pesantezza, i suoi problemi, che vive tra un passato insoddisfacente e un futuro pieno di paure, era crollata. Si era dissolta. Il giorno dopo mi svegliai e regnava una grande pace. C'era pace, perché non c'era un io. Solo un senso di presenza o di essere, solo un osservare e guardare. »

Dopo si sentì in pace in qualsiasi situazione. Per tanto tempo rimase senza lavoro, senza casa, e quasi senza cibo, ma restava in uno stato di gioia incomprensibile.

PS Quasi quasi prenoto quel ritiro di meditazione yoga: 10 giorni di assoluto silenzio senza guardare nessuno negli occhi, ne parlare ne fare altro che meditare, mangiare (solo cibo vegetariano) e dormire.

 
 
 

Vivere come un pro

Post n°1129 pubblicato il 13 Febbraio 2014 da virtute81
 

Una cosa che ho imparato a lavoro e' che i grandi hanno "problemi" come tutti gli altri. Sono  consapevoli che quel che succede intorno si sistema...

Questa immagine mi e' stata inviata per spiegare la differenza tra un senior e un junior a lavoro durante un "major crash". Mi ha ispirato particolarmente.
Voglio diventare un senior in vita. Alla salute! :D

Diario di bordo

La solitudine ha picchiato duro. E non 5 minuti... sto andando al settimo anno qui e vedere che "Gli amici" partono non e' piu un me la cavero mi mancheranno, ma un: che cavolo un'altra persona decente che non rivedro'.

Piccola premessa (giusto per capire di che parlo):
- che ne sapete che vuol dire abbracciare la tua famiglia 2 volte l'anno.
- che  le uniche persone che ti chiedono come stai e' per aver qualcosa da te...
- (per un anno e mezzo almeno) che ne sai che vuol dire vivere in un mondo dove tutti parlano una lingua diversa che alla fine non puoi usare radio televisione e telefono che tanto non capisci.
- 
Che ne sapete di quanta solitudine si respira in un mondo cosi' veloce che anche se ti dicono ti voglio rivedere.... sono passate 3 settimane fino al punto che ti non sai piu' se di quella sera e' rimasto qualcosa.

- Che ne sai tu che la psicologa va in vacanza e ti sembra un lutto... almeno una che ascolta I tuoi problemi.. che in fondo paghi. 
Tutto poi per dire che non sono problemi ma che volevi parlare con qualcuno e visto che eri arrivato al punto di pagare almeno vai da un professionista che ti ascolta....e quella si prende pure una vacanza?!
Accidenti oltre ai pochi amici che ho se ne vanno, pure la psicologa se ne va in vacanza. Devo essere una persona orribile! [velo di ironia - in caso non trasparisse lo scrivo]

Tutte queste cose insieme e ho finito per mettermi in gioco.
Cioe' meta' della comunicazione dipende da me, meta' dagli altri. Se gli altri fanno tutti schifo, forse io mi relaziono da schifo. Dove e' il confine tra me e gli altri?

Gennaio e' andato, vediamo che riesco a coltivare per quel che verra'.
Non ricordo dove ho letto: quando un uovo si rompe dall'interno una nuova vita nasce.

La musica e' sempre la musica... magari e' un buon momento per andare a scuola di ballo....
vi tengo aggiornati

 
 
 

ciao.. e perdo anche i saluti

Post n°1128 pubblicato il 09 Febbraio 2014 da virtute81
 

Noto che sempre piu' persone hanno dimenticato l'uso del ciao, di rispondere o richiamare se qualcuno ti cerca (riflessione iniziata su whatsapp e poi estesa alla vita di tutti i giorni). Non parlo semplicemente di un rapporto a due dove uno e' la persona che insegue e l'laltra la "preda" (gioco di cui tutti sappiamo le regole e si gioca cosi').

Mi capita sempre piu' spesso un'indifferenza, un non so come chiamarla.  Non vorrei usare l'antiquata parola rispetto, ma insomma in una conversazione iniziare con saluto e congedarsi quando si sta andando, deve essere una brutta malattia genetica che mi hanno trasmesso i miei. Ecco deve essere e' cosi. E allora chiedo scusa se ho strane idee di questo tipo, se in fondo mi aspetto che se qualcuno ti invita puoi declinare in tanti modi ma acchipicchia rispondi! Lo dico perche' mi capita, mi e' capitato e ancora rimango particolarmente male, appeso in attesa di qualcosa.
Ma sono sicuro che il problema sono io.

Posso rincuorare che sto migliorando e soprattuto che i saluti non sono contagiosi. Ogni supporto e' gradito, grazie per la comprensione.

Grazie e buona serata

 
 
 

Qualcuno nel cuore

Post n°1127 pubblicato il 09 Febbraio 2014 da virtute81
 

Sono uscito un paio di volte con una ragazza ma gia' le premesse sono sbagliate. Non ci vuole molto a capire che e' l'inizio di una storia in piena regola. Perche' noi umani siamo strani, e se una storia inizia troppo bene forse ci annoia (e infatti questo non e' il caso).

Ci annoia incontrare una ragazza bilanciata senza drammi che ci tratti bene.... e invece no non e' lei di cui sto parlando.  Parlo di quella che non ti fila o che e' interessata cosi' cosi' e' meglio. Ho visto che la scena avviene speculare dall'altra parte... quindi uomo o donna nascere dell'altro sesso non aiuterebbe.

Ed eccomi qui a guardare quel telefono, sorpreso di me stesso. Di quanti anni passati e non aver capito ancora un fico secco.

Pero' una piccola differenza stavolta c'e'. Ci sono delle persone speciali che porto nel cuore che ormai fanno parte di me. Da Eli, che forse vedo poco. E' un'icona di donna e compagna che vorrei al mio fianco. Per non nominare le mie sorelle, ovviamente prototipo di molte caratteristiche che a me piacciono in una donna. Come dicevo stavolta sara' diversa....
forse.

Buona domenica

Diario di bordo

Vediamo se finalmente le esperienze precedenti hanno insegnato qualcosa. Questa ragazza mi attira c'e' poco da fare. Ma un conto che mi piaccia, un conto che vado a sbattere la testa.  Giusto per non sbagliare vado anche da un psicologa, che di botte in testa gia' ne ho prese e giusto perche ho capito che tanto la testa la continuo a sbattere... Vediamo se cosi' migliora. 

Come ho finito il post, l'essere umano imparara dalle proprie esperienze. Al forse aggiungo: SPERIAMO.

 
 
 

pendenze di vita

Post n°1126 pubblicato il 07 Febbraio 2014 da virtute81
 

ci sono piccole abitudini, piccoli gesti che mettono la nostra vita in pendenza.
Certo la nostra vita e' un piena di aspetti e quindi non c'e' un sacro gral, un  qualcosa che risolve tutto. Anzi diciamo che di solito ci sono cose su cui andiamo bene, siamo contenti eccetera, che possiamo considerare punti forti. E altre che che possiamo considerare punti su cui lavorare; certo se la cosa ci interessa.

Tutti i grandi sono stati grandi per come hanno costruito le pendenze della loro vita. Le abitudini e i piccoli gesti. E questa come si fa a chiamarla fortuna?!

Guardo i grandi della storia e forse da loro vorrei imparare questa capacita': mettere la vita sui binari giusti, perche' di speciale c'e' quello che hanno costruito ogni giorno.
Hanno creato aforismi, frasi celebri che dietro celavano un mondo.
Una di quelle cose che diventano un credo nella nostra vita e che per arrivarci richiedono un lungo percorso, che poi si vede fin da poche parole o in uno sguardo.

Non c’è presa di coscienza senza sofferenza. [...] Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore. 
Carl Gustav Jung

"Quando una sfida ti chiama ad essere migliore, rispondi".
S.G.




Diario di bordo


Le persone migliori che conosco sono quelle che non si vergognano di mostrare i propri limiti. Perche' tutti ne abbiamo e la cosa piu' grande che possiamo fare e' superarli.

Come si fa a giudicare i limiti altrui, quando tutti sappiamo quanto e' duro andare oltre?

/* In via di rielaborazione: 09-02-2014 inizio*/

Oggi pomeriggio sono andato a correre. Nonostante corra da parecchi anni,  oggi ho realizzato che non erano le mia gambe a stabilire quando fossi stanco. Cioe' corro con le gambe? E allora perche' smetto quando la testa pensa che sia abbastanza? E come mai mi ci sono voluti anni per realizzarlo?

Eppure quando la testa diceva che dovrei essere stanco li iniziavo a fermarmi. Questa consapevole notazione merita un piccolo antefatto: ieri mattina ho fatto molta fatica a lavorare, la mia testa viaggiava tra mille pensieri. Ho notato che era la mia forza di volonta' a fare acqua. Non risucivo a tenere la testa sul lavoro e ho iniziato da un piccolo passo alla volta. Cosa sentivo? dove andavo? E ho iniziato ad esplorare la mia mente e un piccolo nodo li ho sciolti tutti. La nostra mente ha un grande potere.. e ho proseguito nodo dopo nodo fino a finire il lavoro da fare, e godere poi del pomeriggio. L'osservazione sulla corsa ha effettivalmente seguito il flusso iniziato al mattino dove spesso siamo schiavi inconsapevoli della nostra mente. E il nome "mente" non penso sia in passato, stato scelto a caso.

Osho:
La mente in se stessa non è né un nemico né un amico. Tu puoi fartene un nemico o puoi fartene un amico. Dipende da te, da quella parte di te che è nascosta dietro la mente. se puoi fare della mente il tuo strumento, il tuo schiavo, essa diventa il passaggio attraverso il quale raggiungi l’assoluto. Se invece tu diventi lo schiavo e permetti che essa sia padrone, allora ti porterà all’angoscia e all’oscurità assolute.

/* In via di rielaborazione - fine*/

Quindi ho preso la palla al balzo, l'opportunita' di migliorare proprio dalla forza di volonta'.
E' stato uno sforzo immane all'inizio di cui ho gioito quasi immediatamente. Passo dopo passo. Ed ora e' il binario su cui voglio continuare. La pendenza su cui scivolare.

Buon fine settimana e buon "adesso" qualunque esso sia :)

E per finire un post da questo titolo come scegliere un finale diverso?
Non essere un'unica forma, adattala e costruiscila su te stesso e lasciala crescere: sii come l'acqua. Libera la tua mente, sii informe, senza limiti come l'acqua.
[Bruce Lee]

 

 
 
 

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