Moderna Odissea

Titoloni, la stampa e le notizie struggenti

Forse sara' connesso al post precedente, comunque credo fortemente che la stampa e l'opinione siano collegate...
tanto poco sottilmente da aver fatto in modo che un ex primo ministro italiano, prima proprietario di tv e giornali, poi si sia fatto strada.

Tv e pubblicita'. Altro che anima del commercio.
Le definirei... sussurri ipnotici.

Il titolo perfetto. Dai leggiamo.
Cosa me ne interessa?

Sono tante le cose che vorrei sapere e le buone notizie sono difficili da trovare perse in tanto "marketing".  Altro che farfalla di belen e anestesie per le teste "stanche".
Come grassi del mc donald che riducono le persone tanto grasse e pigre che non riescono a camminare.

Mostrare e essere.
Dai mendicanti che ti mostrano "una ferita" alla stampa che ti coinvolge nel nulla piu' assoluto. Alla tv... della posta del cuore.
Tutta gente che vorrebbe toccarmi un secondo il cuore per proprio tornaconto. E la stampa non ne e' da meno. Un euro per favore.

Ho fatto il lavapiatti quando e' servito e so quanto vale quell'euro, e sentire chi piange per una ferita, cari, tutti ne abbiamo, nel cuore e nell'anima. Alcuni piangono altri si rimboccano le maniche.

Cara stampa... ascolta bene: Hai un grande ruolo.
Quando scrivi di quello che senti, quello credi si vede.
Come fa quest'ometto che di suo ha uno spirito che al di sopra di quel che dice si sente che e' genuino. Qui parla dell'Italia nazione da cui provengo.
Non sempre condivido, eppure lo rispetto.

Cara stampa hai un grande ruolo, di sussurrare alle persone...
e una grande ruolo porta grandi responsabilita'.

Pubblicita'.

parata del 2 giugno, tra due punti di vista.

Proprio stamattina leggevo qui della parata militare.
Un opinione "diversa" di un mio amico mi ha suscitato il ragionamento.
La parata militare non e' un festa di compleanno,
gli appalti sono stati fatti e fermarla ora oltre ai costi che gia' sono stati sostenuti,
fermerebbe gli introiti che ne derivano.

Un'idea mi e' balenata vedendo che la conversazione non portava a nulla di diverso di due punti di vista che non si incontreranno mai.

Il motivo e' semplice, possiamo parlare di soldi tra due poli, uno in cui dice, non e' giusta la parata, e l'altro in cui si pensa che sia antieconomico fermarla ora.

Riassumento stiamo parlando di due valori importanti, uno quali non spendere altri soldi per una festa quando siamo in lutto e l'altro quale non sprecare i soldi gia' investiti. Entrambe imporanti. Ad unirli tutti e due e' il motivo di fondo, quello che di solito non si vede fino a quando non scavi tra i primi due: i valori.

Aiuti ai terremotati tutti vorremmo e l'accisa sulla benzina potrebbe anche andare bene. Il coinvolgimeto e non la parata è sotto tiro: ci sentiremmo più coinvolti con la nostra solidarietà, se i petrolieri, per esempio, rinunciassero a un centesimo a litro, per devolvere.
Finanziamenti ai partiti.. ancora il popolo aveva detto no. E i soldi ancora li vanno.

Ed eccoci il terzo punto che e' il motivo di tanta rabbia:
su una parata che ormai e' anacronistica e ritengo irrispettosa per il popolo italiano un popolo di lavoratori che ormai supporta banche e politici che mangiano a sbafo incuranti del resto. Solo chi lavora viene tassato? A vantaggio di cosa?

Se un politico prendesse lo stipendio medio italiano mi aiuterebbe a sentirlo parte della nazione, e non feudatario appartenente alla casta.

Come dice Carlo "se maniche ci sono da rimboccare, che siano maniche di ...tutti!!!!"

I valori? Qualcosa che mi piace in giro la vedo.