Proprio stamattina riflettevo sul quanto noi siamo avversari e sfidanti di noi stessi. Quanto e' ironico che il rispetto "dell'altro noi" si trasforma in rispetto per noi stessi.
Lo scontro e l'incontro, con un degno avversario si traduce in crescita.
fino qui tutto bene. Uno decide, l'altro pure. Poi ad un punto si arriva a:
Accontentarsi e mediare... e qui nascono delle domande.
Tra i due si "duella" fino al punto in cui iniziano le trattative. E qui magari capita che un po ci si accontenta.
E come trattiamo la mediazione? Diciamo si? Accontentandoci?
Che senso ha accontentarti?
Mi accorgo spesso di quanto accontentarsi (inteso come non confrontarsi) signfichi mettersi nei guai, finendo per rinunciare a qualcosa di importante per noi.
Mentre discutere e lottare per quello che vogliamo (o crediamo di volere) aumenta la consapevolezza, il saper bilanciare meglio quel che vuoi e se "vale il prezzo".
Esempio:un buon letto ed un certo prezzo.
sul letto dormirai 8 ore tutti i giorni per anni!
Accontentarsi perche' costa poco... e poi non e' quelo che vuoi, e' una scelta che pagherai per tutte le notti 8 ore...
Ti sei accontentato? In fondo hai voluto tu!
In modo diretto: quello che metti nella tua vita dipende da te...
e pure quello che lasci piu' o meno tacitamente entrare.
Ecco mi fermo qui per stamattina, un buon punto per iniziare la settimana.
Buon lunedi' a tutti :)
Alla ricerca di noi stessi, ecco frasi improbabili di personaggi celebri:
"su per giu' ando' cosí"