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Messaggi del 07/02/2014
ci sono piccole abitudini, piccoli gesti che mettono la nostra vita in pendenza. Guardo i grandi della storia e forse da loro vorrei imparare questa capacita': mettere la vita sui binari giusti, perche' di speciale c'e' quello che hanno costruito ogni giorno. Come si fa a giudicare i limiti altrui, quando tutti sappiamo quanto e' duro andare oltre? Oggi pomeriggio sono andato a correre. Nonostante corra da parecchi anni, oggi ho realizzato che non erano le mia gambe a stabilire quando fossi stanco. Cioe' corro con le gambe? E allora perche' smetto quando la testa pensa che sia abbastanza? E come mai mi ci sono voluti anni per realizzarlo? Eppure quando la testa diceva che dovrei essere stanco li iniziavo a fermarmi. Questa consapevole notazione merita un piccolo antefatto: ieri mattina ho fatto molta fatica a lavorare, la mia testa viaggiava tra mille pensieri. Ho notato che era la mia forza di volonta' a fare acqua. Non risucivo a tenere la testa sul lavoro e ho iniziato da un piccolo passo alla volta. Cosa sentivo? dove andavo? E ho iniziato ad esplorare la mia mente e un piccolo nodo li ho sciolti tutti. La nostra mente ha un grande potere.. e ho proseguito nodo dopo nodo fino a finire il lavoro da fare, e godere poi del pomeriggio. L'osservazione sulla corsa ha effettivalmente seguito il flusso iniziato al mattino dove spesso siamo schiavi inconsapevoli della nostra mente. E il nome "mente" non penso sia in passato, stato scelto a caso. /* In via di rielaborazione - fine*/ E per finire un post da questo titolo come scegliere un finale diverso?
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