Relative

trico-riot-vestigialismi


sono tecnicamente in default. e dopo la montagna di lavoro fatta negli ultimi cinque anni son soddisfazioni.per primo taglierò, indi, i tagli. niente più parrucchiera, o pettinatrice, o pennoira petinoira [refuso da suggerimento sbagliato da gugol], a seconda dell'isoglossa. che tanto i capelli vengon su da par loro. ed in fondo una bella chioma leonino-ribelle-forastica non si nega a nessuno, chi può. occhei, qualche capello bianco s'inttravede qua e là. ma bisogna cercarli [quasi]. ma in fondo sono il simbolo del segno che il tempo avanza, ma con tutte l'esperienza acquisita: anche la conquista che l'aspetto è un fattore in declino di rilevanza.eppoi, in fondo, è la chioma è un segno di discontinua ribellione interiore. anche per i tempi immeritevoli che un po' tutti di vive. lo so, è un po' tracotante vederla così, che pretesa. ci son stati periodi ben peggiori. occhei. però a me un po' girano i coglioni. e quindi mi sfogo col ciuffo irriducibile e la capigliosità che pare un qualcosa di non contenuto. un po' anarcoide. sembro disordinato? può essere. ma è la trico-simbolizzazione del disagio collettivo che ci portiamo dentro, io, quanto meno, tanto. c'è un'ontologia di stronzi che ci sovrasta e ci soverchia? lasciate che i capelli se ne vadano a occupy-my-head.poi. sì. in fondo un po' mascherano. perché la foto del profilo è la prosecuzione dei miei mascheratismi, senza soluzione di continuità. e poiché la faccia non posso non mettercela, ecco che dissimulo col capello che, isotropico, se ne va ovunque. ed a questo serve anche la barba, o barbetta: quel simulacro di ben altri volti ispidi. la mia è appena accennata. ci si può radere attorno con poca frequenza, drappeggia un tipo di persona in cui probabilmente mi trovo, e mi veste il viso di un po' di vestigialità. poca, la mia. forse era pure un segno apotropaico, ma da come si son messe certe cose mi sa che non ha funzionato tanto.certo non può competere con la barba da profeta ed asceta del prete che ogni tanto mi capita di frequentare: per lavoro ovvio. la sua è una cascata folta e libera che arriva giù giù giù. è un simbolo di distacco, di disinteresse per la cura del viso terreno. ogni tanto però se la liscia, e questo credo abbia un suo senso, un po' analitico. oggi ero in riunione con lui. è appena tornato da mosca, con nostalgia.- sono appena tornato in italia e già ho voglia di ripartire. e mi si è pure rotto l'hard disk del piccì.- se vuoi posso vedere di capire se si può sistemtare, o recuperare i dati. ti dò una mano se vuoi.- oh. grazie. ti manda proprio la provvidenza.- [non esattamente - ho pensato - ci credo poco. però un po' mi viene automatico provar ad offrire aiuto. e poi, a 'sto giro, mi sento empatico con quelli che amano il russo. sfrutta la cosa, anche se inconsapevolmente].