Relative

miramare, e tutto il resto


il diciannoveaprilemillenovecentottantanove, usciva "miramare 19.04.89". è quello dove il deGre tiene con la bocca un bicchiere di plastica, di quelli bianchi. posa un po' particolare, quasi simpatica. un taglio abbastanza netto coll'autore che un po' seriosamente se l'è sempre tirata.ai tempi l'elettrotecnica mi nauseava e angosciava. lo studio dell'illuminismo produceva la prima crisi di fede. e la mia amata donna angelo compiva diciassette anni. peraltro proprio quel giorno. quindi ci vidi una sorta di coincidenza che non poteva essere casuale: lei ed il deGre. era un segno, appunto.donna angelo nel senso dell'approccio nevrotico all'innamoramento unilaterale - il mio - che sarebbe stato capace di traguardare gli anni e i meridiani terrestri in attesa dell'innamoramento anche di lei: pensavo infatti di avere un sacco di tempo a disposizione. donna angelo nel senso che nemmeno nelle fantasie più spinte violavo più o meno carnalmente. donna angelo che ovviamente non mi cacò mai in quell'ambito. donna angelo che nell'altra nevrosi perfezionistica avrebbe rappresentato la summa della categoria di donna: senza difetti, paure, titubanze. sposa fedele, compagna fidata, madre dolcissima di tre figlie: valentina, sarah e chiara - anche se non necessariamente in quest'ordine.insomma un bel meltin melting pot liberal-piccolo-borghese. dove la fanciulla, bellissima et angelicata, di buona famiglia, si sarebbe innamorata, finalmente, del bravo ragazzo con ottime referenze morali, che avrebbe fatto il salto sociale grazie agli studi in cui sapeva distinguersi nei risultati. famigliola felice, uichend sul lago, ritorno nella metropoli la domenica sera sulla vettura stescionvuegon: d'altro canto, con tre bambine da scarrozzare.per certi aspetti mappavo nei miei desiderata situazioni forse financo un po' banali.a meno che non sia una variante della volpe e dell'uva. nel senso che è finita in maniera decisamente diversa. sarà mica per quello che ora quella visione la considero irridentemente banale?difatti oggi sono decisamente di sinistra, la sinistra più governativa esista [non mi interessa il governare in se. ma la possibilità pragmatica di fare qualcosa]. singol e solitario, financo un po' orso. senz'auto. completamente squattrinato. con il colpo in canna dell'abiura le cose che ho studiato. insomma, completamente dall'altra parte.la cosa interessante è che da tre anni esatti - giorno del suo compleanno, ovviamente - vivo a duecento metri da lei. lei e la sua famiglia. nemmeno a farlo apposta - guarda le coincidenze - ha tre figlie femmine. concepite, ovviamente, con un altro marito, peraltro proveniente da ben altro lignaggio. molto più alto del mio - e ci vuole poco, in effetti - ma soprattutto pure del suo.la cosa interessante è che ogni tanto la sogno. e sogno che finalmente ci si riunisce più o meno carnalmente. lei dichiara il suo amore per me. tecnicamente è un po' complicato perché - per quanto graziosa e per bene - oggi dubito riuscirei ad andare via di testa per lei: sono consapevolezze fondanti che si fanno.ecco. probabilmente quella sua estetica rappresenta una sorta di archetipo di bellezza femminile. qualcosa di sepolto laggiù nel mio animo. che non ho minimamente idea da dove o come possa essersi costituito. però probabilmente è quella cosa lì. financo come concetto di donna angelo che si è rivelato essere per quel che era. al netto delle nevrosi la mia idea costitutiva di donna.quindi oggi è un po' come se facessi gli auguri non tanto a lei. ma all'idea riflessa dell'estetica di donna, come pensiero di categoria. la donna angelo che si è sublimata, finalmente. non era lei il punto nodale. ma l'estetica fondativa che mi rappresenta una delle idee più belle mi porto dentro. grazie alla quale, poi, vado via di testa - raramente - per coloro che reputo veramente interessanti. una sorta di paradigma, di modello. se qualcuno masticasse di programmazione ad oggetti intuirebbe di che minchia vado a blaterale.lei, tra l'altro, si chiama francesca.