Relative

promemoria [più seri, ahimé]


oggi siamo a centoquaranta. ma la giornata deve ancora finire, può contribuire fattivamente ancora un poco.ormai non ci si fa più caso. qualche breve sui tiggì quando ne saltano in aria almeno dieci, quindici per volta. autobomba di qui. kamikaze con cintura esplosiva di qui. marines che sparano per sbaglio o meno sui civili di su. attentati tra sciiti e sunniti di giù.
il contatore di irak body counters mostra una forbice, ad ora, oscillante tra i quarantasettemila e i cinquantaduemila. ma riportao solo quelli di cui si ha notiza nelle agenzie ufficiali e legati in qualche misura ad azioni militari, dirette o indirette, da parte dei soldati statunitensi e quelli dei volenterosi. qualche giorno fa alla radio ascoltai che in realtà in totale i morti potrebbero essere centocinquantamila.questo da quando è iniziata la grande operazione di marketing virale: export la democracy. mi sa che qualcosa non ha funzionato. pare. [alla presenza delle armi di distruzioni di massa penso che oramai credano solo alcuni parlamentari della destra, almeno: così dichiarano]