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Creato da: Cavaliere_Templare0 il 23/06/2007
Gocce di vita

 

 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 22 Marzo 2008 da Cavaliere_Templare0

"Non cercate tra i morti colui che è vivo"

Cristo è risorto! ha sconfitto la morte! Ora siede alla destra del Padre e il suo regno non avrà fine! Nel suo calvario ci sono le vite degli uomini e le tristezze dell'umanità, le debolezze e i peccati di ciascuno di noi. Era l'agnello di Dio venuto a togliere i peccati del mondo. Li ha caricati sulle sue spalle di uomo, le ha portate lungo il calvario, nel sudore della flagellazione, nella sofferenza della sua croce. Ha purificato l'umanità col suo sangue e ha sofferto per l'ultimo dei fratelli. In quel sepolcro c'è il mistero della fede, c'è  l'inizio della nuova storia dell'umanità. Egli è venuto nel mondo per cambiare il mondo e le sue regole. Lo ha fatto partendo dagli ultimi, dai sofferenti, dagli emarginati, dai diseredati. Ha indicato la strada e ha lasciato qui la sua croce perchè venisse raccolta lungo il calvario. Ha dato ancora la speranza della Vita! E' venuto nel mondo per rinnovare l'antico patto che Dio aveva stabilito con Abramo ed ha cambiato le antiche regole, ha indicato la nuova strada per la salvezza, per entrare nel suo regno.

Cristo è risorto!

Il suo spirito è in mezzo a noi è qui con noi è qui per noi!

Il suo sguardo è sopra l'umanità! Egli è nella sofferenza, nella miseria delle nostre strade, nelle vittime dei soprusi e delle sopraffazioni, negli occhi dei bambini sfruttati, nella solitudine dei vecchi abbandonati, nelle corsie degli ospedali tra chi soffre. Egli è ovunque venga invocato il suo nome. E' nella sofferenza e nella gioia,  nello sconforto e nella speranza, è con il più piccolo e il più indifeso dei suoi figli.

Cristo è risorto!

E un giorno verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine!

Io ti aspetto Signore della vita, Agnello di Dio che togli i peccati del mondo.

Buona Pasqua in Cristo risorto! 

 
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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 14 Marzo 2008 da Cavaliere_Templare0

Sei ancora lassù vecchio albero di mandorlo. E mi ricordi la primavera, coi tuoi rami coperti di bianchi fiori. Intorno a te non c'è segno di altri colori. Non ancora. Non v'è traccia della primavera. E ti guardo... Ti guardo con occhi diversi da quelli di un tempo. Eppure sono i miei, quegli occhi. Sono sempre quelli, gli stessi che un tempo hanno sognato, guardandoti, hanno sognato percorsi di una vita che ancora doveva essere vissuta. E tu sei ancora là, ancora in fiore per fare festa alla nuova primavera. Bello come un tempo, cxome quando io correvo da te e ti rubavo qualche rametto per portarlo a lei che m'aspettava, nascosta oltre la siepe del vecchio giardino che limitava la casa della mia adolescenza. Ed era il tempo della gioia spensierata e dei sogni e dei baci, anche, dei baci rubati sotto le tue fronde, albero antico di mandorlo.

Ed è passato quel tempo, quel mio tempo. E sono volati con lui anche i sogni di quella primavera irripetibile. Sono andati lontano, forse sono rimasti indietro tra le cose che non sono mai state vissute.

Ma tu sei ancora là, sulla mia collina. E coi tuoi rami fioriti, che brillano al sole fresco di marzo, hai il potere di portarmi indietro nel tempo a riprendere dalla memoria ciò che è stato mio, nel contesto di un momento di vita, ciò che mi è appartenuto anche se per pochi attimi e mi ha dato, in quella frazione di tempo, sensazioni forti.

Eccomi qui, dunque, albero antico della mia primavera, eccomi ancora qui a guardarti con occhi diversi, ora, ora che sono un uomo e non v'è traccia dell'antica giovinezza, nè di quei visi che erano con me a quel tempo, nè delle voci care che hanno accompagnato le mie primavere.

Tu, però hai il potere di evocarlo, quel tempo, e quei sorrisi e quelle voci. Ed io guardandoti, mi sento chiamare da laggiù. Sento la tua voce mamma, la tua voce che non scorderò mai, che mi chiama alla sera quando ritardo. Sento la tua voce allegra del tempo della gioia e un mare di pianto mi sale dal profondo dell'animo fino agli occhi e offusca la mia vista e un dolore profondo pervade il mio cuore, misto ad un senso di solitudine che immensa.

E tu stai là, vecchio mandorlo e ascolti i sospiri del mio cuore. Mi giro verso la casa dove non c'è più nessuno e guardo il mare da quassù e il sole che va a riposarsi, bello come sempre, oltre i monti della sicilia, al di là del mondo. A lui affido un pensiero, un messaggio d'amore e di nostalgia, una lacrima di sofferenza, un palpito di cuore. Le porterà di là, con un rametto di bianchi fiori che ho rubato ai tuoi rami vecchio mandorlo. 

 

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da Cavaliere_Templare0

Quando stanco di correre mi fermerò, allora, certamente verrò da te e ti racconterò ancora la favola antica e ti parlerò del mio tempo e delle cose che ho fatto negli anni della corsa. Mi ascolterai, lo so, lo farai come allora, quando iniziammo assieme quel cammino luingo il tempo. Non avevamo paura allora, nè ci intimorivano le avversità, gli ostacoli, i problemi.

Abbiamo affrontato tempeste, assieme, e siamo sopravvissuti e poi abbiamo anche riso quando rispuntava il sereno.

Poi uno di noi due si è fermato lungo la strada, e l'altro ha aspettato che si riprendesse per continuare assieme il cammino che Lui aveva fissato prima dell'inizio del tempo.

Ma l'altro non si è ripreso. Era stato deciso che finisse lì il tragitto.

Così ho proseguito da solo, anche se solo non sono mai stato. C'eri sempre tu con me, piccolo bocciolo di rosa, perchè eri presente nella profondità della mente, là dove nascono i sentimenti più belli e i dolori più grandi.

Ho continuato il percorso e ho corso, ho corso tanto.

Ogni tanto mi fermavo e guardavo indietro. Speravo di vederti ancora...

E intanto altri compagni di viaggio si fermavano lungo quella strada, tante persone care che hanno percorso con me e prima di me tratti di quella via.

Sai, non ho mai smesso di pensarli, mentre andavo avanti e il ricordo mi ha sempre accompagnato negli anni.

Non ho mai smesso di amare quelli che mi hanno amato e accompagnato nel viaggio.

E non ho mai smesso di amare te, neanche quando ho provato le gioie più grandi e neanche quando ho urlato tutto il mio dolore nelle zone deserte che pure ho incontrato lungo il cammino.

Grazie anima mia per essere stata con me. Lo so che eri nel vento, quando il vento mi smuoveva i capelli, e nell'acqua del mare, quando l'onda mi tormentava le caviglie e nel sole quando il sole mi bruciava le labbra.

E sono andato avanti e ho visto le cose belle che questa umanità riesce a regalare e le cose brutte di cui è anche capace.

Ogni tanto mi sono fermato anch'io. L'ho fatto per fare un bilancio di ciò che era avvenuto. Delle cose che avevo avuto e di ciò che avevo perso.

Ci sono stati anni in cui ho solo riso e gioito e anni in cui mi sono sentito veramente solo e senza volontà.

Non ho mai abusato della gioia e della fortuna e l'ho condivisa con gli altri, con le persone care e con quanti ho incontrato lungo la strada e che avevano bisogno anche di una sola parola. Non sono stato avaro, mai.

Non ho condiviso con gli altri il mio dolore, però, perchè ho voluto che fosse solo mio e perchè ho ritenuto giusto che restasse nel mio cuore e non passasse in quello degli altri che mi volevano bene.

Ho sempre temuto di sbagliare e di poter offendere con qualche parola di troppo, gli altri.

Ho sempre sentito su di me l'occhio di Dio e l'ho temuto. Con Lui ho parlato spesso e l'ho chiamato, gli ho chiesto se c'era, quando mi sentivo solo lungo la via. C'era, sai? C'è sempre stato in questo tempo e l'ho sempre amato, sempre, anche quando incontravo tristezze e dolori lungo il percorso, anche quando ha deciso che tu ti fermassi.

Anche lui mi ha amato, perchè poi sapeva muovere le corde del mio cuore e ridarmi la speranza che al di là del tempo ci sarebbe stata quella gioia senza fine dell'Alleanza promessa ad Abramo.

E sono qui oramai stanco, piccolo fiore di gelso, e ti racconto la favola antica, ancora...

E intanto il mandorlo ritorna a fiorire. Ricordi il mandorlo sulle nostre colline? Là c'è ancora il profumo della primavera, c'è ancora la brezza del vento di maggio.

Ecco, io sono ancora là, col mio bagaglio di esperienze, di sofferenze, di cose vissute e di gioie provate. Sono là come un tempo, come nel tempo dei sogni e dei progetti. Nulla è cambiato in me, nulla dentro di me.

E ti rivedo felice di guardarmi, di guardarti, e sorrido ancora vedendoti sorridere e i tuoi occhi sono nell'azzurro del cielo, del nostro cielo. E ci prenderemo ancora  per mano, a sentire i nostri corpi e  correre come allora intorno all'albero di gelso e rifarci le promesse fatte e riprendere i sogni infranti ed essere ripagati delle lacrime e dei tormenti incontrati lungo quella strada.

    

 
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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 06 Novembre 2007 da Cavaliere_Templare0

Quando ti rivedrò padre

allora ti dirò le cose

le tante cose che non non ti ho mai detto.

E tu capirai e non sarai distratto

dai tuoi dolori

nè io dai miei pensieri.

Ora  affiderò al vento

 pensieri di rimpianto

Lui sa come fare!

Voglio che le porti in alto

le mie emozioni

e le regali alle nuvole pellegrine.

Chissà che non ti incontrino

lassù

si da poterti dire  i pensieri

che la mente sussurra all'animo

e nessuno conosce

Come non conosce il gabbiano

il tempo che gli è dato

di sorvolare le onde

nè la cicala festosa

la fine dell'estate

e un cuore innamorato

quando sarà l'ultimo bacio

e la riva

quando arriverà l'onda.

Ciao vecchio padre.

 
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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 21 Settembre 2007 da Cavaliere_Templare0

PER UN PO' SARò ASSENTE DAL BLOG. PROBLEMI DI SALUTE CON MIO PADRE.

UN BACIO A TUTTI E A PRESTO

 
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