Arte allo zenzero

Cari enogastronauti buongiorno a voi


Qui trovrete un articolo molto interessante di come le nostre istituzioni ci aiutino nelle esportazioni e quindi..prima di votare per l'una o l'altra parte meditate gente meditate!!"il nostro efficiente Istituto Commercio Estero (ICE) stupisce per dinamismo. Per il secondo anno promuove la Borsa del formaggio italiano DOP nel Paese del Sol Levante. La sede dell’evento è l’hotel New Otani di Tokyo, la data il 24 aprile prossimo. Idea acuta, considerato che i giapponesi adorano il formaggio; noto è il sublime saporitissimo caglio di latte di soia conosciuto da millenni come tofu (si coglie l’ironia?). Nei supermercati ci sono code chilometriche per accaparrarsi Gorgonzola, Castelmagno, Asiago, Ragusano, Grana Padano, Pecorino Sardo, Montasio, Fontina, ecc. I ristoranti italiani rischiano d’essere dati alle fiamme se non dispongono della burrata o quantomeno di una mozzarella di bufala campana DOP.A rilevare l’acutezza dell’organizzazione dell’Istituto emerge un particolare affatto trascurabile, la durata dell’evento: cinque ore, dalle 12 alle 17. Massì, visite brevi, sinteticità e pragmatismo. Cosa volete che sia per i manager caseari nazionali (o loro delegati) spararsi una dozzina e più ore di volo per 5 ore di contrattazioni borsistiche per gli italici caci? Finiti rapidamente i lavori, già rombano i motori di un altro aereo che però non li riporterà subito a casa ma, verosimilmente, nella non lontana Pattaya dove a rigenerarli dal jet lag e dalle concitazioni dello stock exchange provvederanno graziose ed economiche ‘operatrici’ specializzate in ogni genere di relax. Ciò malgrado, questa imperdibile opportunità commercial-promozionale non pare solleticare più di tanto i casari nazionali. Infatti, le iscrizioni, che dovevano essere chiuse il 15 febbraio, godono di un ulteriore periodo di accettazione, considerando che ci sono posti vuoti. Ma la perla più gustosa è il contenuto della circolare dell’ICE che nell’intento di incentivare la presenza degli italiani spiega che nella graduatoria degli esportatori di formaggio in Giappone gli italiani occupano l’ottava posizione. Provo a fare un semplice conteggio: i Paesi noti per i formaggi sono Francia, Olanda, Svizzera e Danimarca, dunque, per piazzarsi ottavi significa anzitutto essere riconosciuti come modesti e limitati produttori (che volete, ne abbiamo soltanto oltre 450 tipi diversi di cui 31 appunto Dop), e che altri 5 contendenti sono presenti con i loro top cheese. Chi mai dunque? Forse Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Bolivia e Burkina Fasu? Coraggio signori produttori, affidatevi all’ICE magari supplicando di stringere i tempi di degustazioni e contrattazioni. Cinque ore sono troppe e le ‘operatrici’ thailandesi aspettano. "