Arte allo zenzero

Miei cari amici enogastronauti e non.....


I produttori francesi in lotta per la pubblicità del vino on line Sempre più paradossale la situazione per i produttori di vino francesi che si trovano a combattere contro un disegno di legge oscurantista e talebano che praticamente equipara la pubblicità del vino on linea alla pornografia. Riferisce di questo stato di agitazione, che potrebbe tradursi anche in una manifestazione nazionale in programma il 30 ottobre,  in un post dove vengono ricordate le parole del presidente della Association Generale de la Production Viticole, secondo il quale “Non è questo il momento per il governo di essere ostile con l’industria del vino” e si chiede “che venga abbandonata l’idea di rendere illegale la pubblicità del vino online e di abbandonare anche l’aumento delle tasse”.Nuove misure contro l’alcolismo giovanile allo studio in Francia Anche il sito Internet della celebre rivista britannica Decanter si occupa del difficile rapporto tra vino e politica esistente oggi in Francia, presentando una serie di misure che il governo francese si accinge a presentare per combattere il fenomeno dell’alcolismo e del consumo di vino e di alcolici soprattutto tra i giovani. Tra queste misure, proposte dal Ministro della Salute, anche il divieto di vendita di ogni tipo di alcolici nelle stazioni di servizio autostradali e l’abbassamento dalla soglia di 0,3 a 0,2 grammi litro per la presenza di alcol nel sangue dei guidatori più giovani. Dr. Vino invita a boicottare il Beaujolais Nouveau! Grintosissimo intervento di uno dei più battaglieri wine blogger americani, Tyler Colman, che sul suo blog Dr. Vino invita apertamente al boicottaggio, il prossimo 20 Novembre, data fissata per il suo sbarco negli States, della nuova annata, la 2008, di Beaujolais Nouveau. Due le ragioni addotte da Colman in questo invito ai consumatori: l’eccessivo interventismo in cantina indispensabile per produrre questo “vino”, che prevede il ricorso a “carbonic maceration, commercial yeast strains and enzymes to give it a confected taste”, ovvero a “macerazione carbonica, lieviti industriali ed enzimi che conferiscono un gusto preconfezionato”, ma soprattutto una valutazione, in chiave ecologica e di difesa dell’ambiente dall’inquinamento, del cosiddetto carbon footprint of wine, ovvero  la misura dell’impatto delle attività umane sull’ambiente in termini di “effetto serra” a causa del diossido di carbonio prodotto. Secondo Dr. Vino, il brevissimo tempo che intercorre tra l’imbottigliamento del Beaujolais Nouveau, fatto all’ultimo momento e le spedizioni in tutto il mondo, che devono avvenire con urgenza per assicurare ovunque l’effetto “le Beaujolais Nouveau est arrivé”, costituiscono una notevole fonte d’inquinamento, elemento che a suo dire dovrebbe indurre i consumatori responsabili e attenti alla difesa dell’ambiente a rinunciare a questo vino simbolo della produzione vinicola transalpina. Il finale dell’appello di Colman, un po’ enfaticamente dice: “So say no to Nouveau and join me in raising a glass of local wine this November 20! Do it for the polar bears”, ovvero “dite no al Beaujolais Nouveau e unitevi a me nel brindare con un bicchiere di vino locale il prossimo 20 Novembre: fatelo per gli orsi polari”! Alla prossima...............