in salotto

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Era figlia del giorno la Luna, nascosta alla notte cantare con morbido sussurro l’amore per la madre perduta. La grande stella non fu più padrona del cielo. Lacrime luminescenti e candide si posarono, da quell’attimo, sulla terra e accolsero gli uomini. Il tempo si separò in due regni di diversa luce: limpida e calda il giorno se felice fredda ed ombrosa se triste; delicata e protettrice la notte la luna fu regina indiscussa. Allora gli uomini decisero di vivere la notte per dialogare con l’anima e il Signore. Solo la luna rispose alle loro domande, ancella di un mondo a tutti ancora sconosciuto.