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di Paolo Biondi e Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) - Un ingorgo di decreti e la frammentazione del panorama politico, in particolare nel centrodestra con lo sfaldamento di fatto di quelli che erano i gruppi parlamentari del Pdl - cioè i due gruppi più consistenti in entarmbi i rami dellle Camere -, stanno di fatto bloccando l'attivit parlamentare in queste settimane di fine legislatura.
L'esempio lampante si è avuto ieri al Senato dove la capigruppo ha decretato l'ennesimo rinvio al 5 dicembre per l'esame in aula della riforma elettorale e l'aula stessa ha di fatto bloccato l'approvazione della delega fiscale, obbligando la presidenza a un irrituale rinvio in commissione dell'importante provvedimento che prevede anche una serie di interventi immediati di riordino, oltre che progetti futuri.
La sensazione che si respira nei corridoi di Montecitorio e palazzo Madama è che la legislatura sia giunta al suo termine e che si attenda ora solo l'approvazione della Legge di stabilit e dei provvedimenti di fine anno, quelli che solitamente vengono accorpati nel cosiddetto Milleproroghe, prima di andare allo scioglimento con o senza riforma elettorale.
Oggi altri elementi sono intervenuti a confermare questo quadro.
Questa mattina era previsto nell'altro ramo del Parlamento, cioè alla Camera, il voto sulla delega al governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
Nei voti si è registrata una nuova frammentazione del gruppo Pdl. Come ha raccontato Andrea Sarubbi (deputato del Pd) su Twitter, "nel Pdl circa 25 ex An hanno votato con l'ala giustizialista [cioè con la Lega e l'Idv, partiti di opposizione a questo governo] su pene alternative. Circa 15 gli astenuti", sempre nel maggiore gruppo di centrodestra che generalmente su questi temi è garantista.
È la stessa frammentazione alla quale si è assistito ieri in Senato sulla delega fiscale dove, a sentire alcuni parlamentari, lo sfaldamento dei gruppi è iniziato con la contestazione di parlamentari vicini a Gianni Alemanno [sindaco di Roma e fratello del direttore dell'Agenzia del territorio Gabriella Alemanno] contro l'accorpamento delle agenzie, tema sul quale hanno raccolto consensi anche a sinistra.
La contestazione al provvedimento è proseguita da parte di altri senatori del Pdl, come Lucio Malan che ha duramente attaccato la riforma del catasto, come racconta un parlamentare del Pdl.
LA PROTESTA DEI PARLAMENTARI DEL PDL
Secondo un'altra fonte del Pdl il blitz in aula di ieri sarebbe stata una risposta all'intenzione attribuita a Silvio Berlusconi di formare in Parlamento i gruppi di Forza Italia, separati dal resto del Pdl: una sorta di protesta dunque da parte dei potenziali esclusi da questi nuovi gruppi.
La situazione è destinata a ripetersi su una serie di cruciali norme che il Parlamento deve esaminare nelle prossime ore: sono sei i decreti governativi che attendono di essere convertiti, senza dimenticare che siamo in piena discussione sulla legge di Stabilit e il bilancio, approvati dalla Camera e in avvio di esame in Senato.
Vediamo di fare il punto sui provvedimenti più spinosi delle prossime ore, tutti in Senato dove è il vero nodo gordiano di questo ingorgo di fine legislatura.
Oggi si chiude in commissione a palazzo Madama sul decreto cosiddetto sui Costi della politica a livello locale. Domani il provvedimento va in aula e lì il governo dovrebbe chiedere la fiducia. Il decreto poi torner alla Camera e va convertito entro il 9 dicembre, ma sul provvedimento ci sono diverse tensioni.
Vi è poi il decreto Sviluppo che scade il 18 dicembre e dovrebbe essere approvato tra oggi e domani in commissione a palazzo Madama. È atteso in aula per martedì prossimo. Attira su di sé attenzione per il riordino degli incentivi alle imprese e i fondi per le start-up ma anche per una serie di elementi del Milleproproghe che potrebbero essere qui anticipati, come quello che modifica la disciplina sui Monti Bond per Mps.
In Senato c'è anche il decreto sul riordino delle province, delle quali tutti chiedevano fino a qualche mese fa a gran voce la cancellazione ma ora ogni parlamentare locale difende la propria, a pochi mesi dalle elezioni.
In questi giorni poi il governo sta preparando un nuovo decreto per fare fronte alla crisi venutasi a creare all'Ilva di Taranto sul quale si concentreranno attenzioni politiche dei vari partiti, così come forti tensioni potrebbe generare l'atteso provvedimento per l'election day.
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Perugia, 28 nov. - (Adnkronos) - Rientra a Citerna in Umbria, dopo un restauro durato sette anni, la Madonna con Bambino in terracotta policroma di Donatello, risalente ai primi anni del Quattrocento. La giovane Madonna dal volto delicato che tiene in braccio un Bambino d'argento vivo, si trovava da tempo immemorabile e ignorata nella Chiesa di San Francesco a Citerna, dove e' stata scoperta nel 2001 e dove tornera' definitivamente da venerdi' prossimo, esposta all'interno di una piccola cappella.
Un ambiente raccolto che ne permettera' la visione ravvicinata, cosi' come era in origine per questa scultura devozionale. Nell'occasione, riaprira' al culto la chiesa di San Francesco, dopo la ristrutturazione dell'intero edificio, con una messa solenne celebrata dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, e dal vescovo della Diocesi di Citta' di Castello, Domenico Cancian, domenica 2 dicembre, alle ore 11.00.
Nei giorni inaugurali del 30 novembre e 1 e 2 dicembre, convegni e visite guidate aperti al pubblico, il cui programma e' consultabile sul sito: www.donatelloaciterna.it. (segue)
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(ASCA) - Roma, 28 nov - La Commissione Ue ha adottato le cinque priorita' strategiche che, nel 2013, dovrebbero guidare gli stati membri dell'Unione europea dalla recessione alla crescita. Si tratta della cosidetta ''Mappa della crescita annuale del 2013''. La ''Mappa della crescita'', per usare un linguaggio calcistico e' ''il fischio d'inizio'' di un semestre europeo fondato sul coordinamento delle politiche economiche, che dovrebbe assicurare l'allineamento dei bilanci e delle politiche economiche degli stati membri dell'Unione al Patto di Stabilita' e di Crescita e alla strategia Europa 2020. ''E' cruciale aderire alla nostra strategia. E' l'unica strada per ripristinare la fiducia e una crescita economica duratura'' ha detto il presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, ricordando come i pilastri stragici siano una crescita combinata con il consolidamento fiscale, riforme economiche e investimenti mirati. ''Capisco che queste riforme sono difficili, dolorose e possono avere conseguenze sociali, questo e' il motivo per cui la Commissione sta facendo del suo meglio per rendere la ripresa capace di creare piu' posti di lavoro possibili'', ha proseguto Barroso. Le cinque priorita' per del 2013 sono il perseguimento differenziato, questo dipende dalle condizioni dei singoli paesi, di crescita e consolidamento fiscale, quest'ultimo non ''brutale'' ma ''friendly (amichevole)'', scrive la Commissione. La seconda priorita' e il ripristino di normali flussi di credito a favore dell'economia reale. La terza e' rappresentata dalla misure per promuovere in maniera duratura crescita e competitivita'. La quarta e' la lotta alla disoccupazione, con un particolare accento al contrasto di quella giovanile, ma anche i problemi sociali alimentati dalla crisi. La quinta riguarda la modernizzazione della pubblica amministrazione.
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