OLBIA

OLBIA GALLURA arrestato Massimiliano Masala, olbiese classe 1965, e la sua convivente, Barbara Azzena di Arzachena, classe 1971.


  da La Nuova Sardegna A Roma prima intesa ma si continuerà a trattare. Sì anche al piano di rilancio La compagnia non applicherà il contratto Eurofly ma annuncia che il costo del lavoro sarà ridotto
di GUIDO PIGA  OLBIA.  Ieri, a Roma, sede del ministero del Lavoro, era l’ultimo giorno utile per evitare i licenziamenti (145 posti di lavoro in meno, nove aerei a terra) e un radicale ridimensionamento dell’azienda. Alla fine ha prevalso, come direbbe Claudio Miorelli, in consigliere d’amministrazione chiamato alla mediazione, il buon senso. La trattativa per evitare i tagli continuerà fino al 23 febbraio e, nonostante le divisioni aziendali e sindacali, avverrà su nuove basi. Raccogliendo l’indicazione dell’Aga Khan e le richieste dei sindacati, i dirigenti hanno deciso di ritirare l’imposizione del contratto di Eurofly (stipendi più leggeri del 30 per cento). E’ una svolta: per mesi e mesi, Meridiana ha sempre posto l’accettazione delle condizioni di Eurofly come unica alternativa ai licenziamenti. L’azienda chiede comunque una riduzione del costo del lavoro per essere al passo con i concorrenti, Alitalia in primis. «Oggi il costo del lavoro è di 100 milioni di euro, dobbiamo ridurlo di 16» dice Miorelli dopo la lunga giornata di incontri e scontri. E’ un passo in avanti verso un accordo con i lavoratori. L’intesa con i piloti è vicina, tanto che potrebbe essere sottoscritta subito. Quella con gli assistenti di volo è più lontana, ma non irraggiungibile. Anche se ieri le sigle si sono spaccate. «Mentre eravamo impegnati al ministero, altre organizzazioni sindacali stavano trattando con l’azienda in un’altra sede. E’ un atto gravissimo che di fatto esclude di fatto Filt Cgil dalla trattativa e non rispetta le relazioni sindacali» aveva dichiarato Mauro Rossi, segretario nazionale dei trasporti della Cgil. L’incontro contestato è quello tra l’amministratore delegato Gianni Rossi con Uil, Cisl e Anpav nella sede romana di Meridiana. Una trattativa nella trattativa, dunque. Negata dalla Uil nazionale: «Smentiano categoricamente le dichiarazione della Cgil, non c’è stata alcuna trattativa separata con l’azienda Meridiana».----------------------- da La Nuova Sardegna Sui panetti lo stemma della squadra di calcio del Barcellona I finanzieri arrestano un «corriere»: la droga era su un furgone
di GIAMPIERO COCCO  OLBIA.  Lo stupefacente, suddiviso in panetti che recavano impresso lo stemma catalano del “Barca” - il Barcelona football club - è di ottima qualità, e se immesso sul mercato illegale (al quale era destinato) avrebbe fruttato, oltre che migliaia di spinelli, qualcosa come 400mila euro agli spacciatori. Nell’abitazione dell’uomo attigua alla sua azienda artigianale, sulla via Casilina di Roma, gli uomini della guardia di finanza diretti dal capitano Cesare Antuofermo hanno trovato altri due chili di «barçeloneta», un tipo di hascisc richiestissimo dal mercato per la sua alte qualità da sballo. «L’inchiesta è ancora in corso, non possiamo dare altri particolari sull’operazione» ha spiegato ieri l’ufficiale della guardia di finanza che, con i suoi uomini, ha inferto duri colpi alle bande di trafficanti e spacciatori sequestrando in pochi anni centinaia di chili di sostanze stupefacenti nei porti e aeroporti di Olbia e Golfo Aranci. A bloccare l’uomo sono stati i baschi verdi che, quotidianamente, controllano i varchi portuale dell’isola Bianca. Quando il Fiat Daily guidato da Torquato Ceccarelli è sceso dal traghetto i finanzieri lo hanno fermato per uno dei tanti controlli di ruotine. L’uomo, dopo aver consegnato i documenti, è però apparso nervoso e anche infastidito da quella perdita di tempo. I cani antidroga, nel frattempo, fiutavano l’autocarro e davano segnali inequivocabili. Poco più tardi il ritrovamento: nascosti nei longheroni del cassone (un ripostiglio ritenuto più che sicuro) c’erano 51 chilogrammi di hascisc, tantissimi panetti che recavano il loro del Barcellona calcio. Torquato Ceccarelli si è trincerato dietro un silenzio assoluto, e dopo le formalità è stato accompagnato nel carcere della Rotonda. Nelle prossime ore il corriere della droga dovrebbe essere interrogato dal gip nel corso dell’udienza di convalida. La droga, una volta recuperata, è stata messa sotto sequestro. Quello di ieri è il piu grosso quantitativo di hascisc “intercettato” nell’isola dall’inizio dell’anno.-------------- da La Nuova Sardegna Un milione di euro per eliminare l’amianto La battaglia contro l’amianto, partita con i finanziamenti erogati dalla Regione e condotta da Asl2 e provincia Olbia-Tempio comincia a dare i suoi frutti. Tutto nasce dal piano che nell’arco del triennio 2005-2008 ha visto l’amministrazione regionale mettere a disposizione della provincia gallurese poco più di un milione di euro. Di questi, 957 milioni sono destinati agli edifici pubblici o comunque aperti al pubblico, mentre altri 178 milioni, invece, sono destinati agli edifici privati.SABATO, 14 FEBBRAIO 2009 Giovedì pomeriggio a San Pantaleo i carabinieri hanno arrestato Massimiliano Masala, olbiese classe 1965, e la sua convivente, Barbara Azzena di Arzachena, classe 1971. I due si sono visti recapitare un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Tempio con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Masala e la Azzena, infatti, da qualche mese avevano avviato nella piccola frazione un florido traffico di eroina, con un continuo via vai di consumatori nel bilocale affittato dalla coppia. Un piccolo supermarket della droga (lo stupefacente era venduto in singole dosi, per non destare sospetti nelle forze dell’ordine, ma l’afflusso di compratori era continuo), messo in piedi in maniera semplice ed efficace, senza bisogno di una particolare forma di organizzazione vendita della droga. Fin troppo facile per i carabinieri di Olbia che, nei mesi di novembre e dicembre 2008, avevano pazientemente filmato il commercio, controllando poi gli acquirenti e rinvenendo le dosi appena acquistate dai due spacciatori. Ai diversi recuperi effettuati della sostanza stupefacente, era poi seguita richiesta di applicazione di una misura cautelare nei confronti dei due, emessa poi dal Gip incenzo Cristiano. Masala, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato condotto nel carcere della Rotonda a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre a Barbara Azzena sono invece stati concessi gli arresti domiciliari.--------------------