OLBIA

OLBIA GALLURA, LA CRISI IN COMUNE, Gianni Giovannelli va all’attacco: «Pronto anche ad andare a casa»


 da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 25 MARZO 2009LA CRISI IN COMUNE Gianni Giovannelli va all’attacco: «Pronto anche ad andare a casa» di Luca Rojch
 OLBIA. Non ha paura di passare dalla casa delle libertà, alla libertà di andare a casa. Il sindaco Gianni Giovannelli non sembra scosso dopo la riunione di maggioranza per cuori forti. Continua a incontrare le anime in guerra, i pezzi del pdl. In una mano il superattack e nell’altra il manuale della diplomazia. Il primo cittadino rimane sereno. Si mette in ascolto, ma non sposta la sua posizione. Dopo il summit al veleno di lunedì si ripresenta il duello tra primi cittadini. Tra Nizzi e Giovannelli. Le richieste messe sul tavolo da parte del Pdl rimangono le stesse. Tre assessorati. Urbanistica, Lavori pubblici e Attività produttive. Ma Giovannelli non sposta di un passo la sua posizione. I tre assessori, Marzio Altana, Gesuino Satta e Vanni Sanna, restano intoccabili. Il muro contro muro è inevitabile. Il baratro si avvicina. Il bilancio deve essere approvato per il 30 marzo. Ma sembra sempre più possibile che la maggioranza arrivi spaccata in aula. Un voto al buio che potrebbe segnare la fine per la giunta Giovannelli. Il sindaco sembra non temere il confronto diretto. «Sono giornate di forte confronto tra tutte le parti - dice Giovannelli -. È un momento importante in cui raccolgo le impressioni di tutti i consiglieri dopo il confronto di lunedì. Non sono disposto ad accettare diktat. Se mi si viene a dire: “O mi dai tre assessori o andiamo tutti a casa”, la mia risposta è semplice. Andiamo a casa. Questo tipo di imposizioni non sono accettabili, ancora di più se arrivano senza un confronto reale. Ora che nasce il pdl faremo tutti parte dello stesso gruppo. Non riesco a capire la richiesta che arriva da una sola parte e non considera un ragionamento globale di tutti gli assetti della maggioranza». La riunione della maggioranza segna un’evoluzione forte della crisi. I dissidenti del Pdl non hanno fatto un passo indietro. Riconfermata la richiesta dei tre assessorati. I toni più pacati dell’intervento del consigliere Gianpiero Palitta sono stati spazzati via dall’energia del consigliere onorevole Settimo Nizzi, che ha con forza ribadito la posizione del gruppo dei dissidenti della maggioranza. La richiesta è stata precisa. Tre assessorati. I soliti. La guerra continua. Giovannelli instancabile riprendere a tessere la tela della diplomazia, ma questa volta potrebbe non bastare a evitare le nuove elezioni. Non prima di un robusto interregno di un commissario prefettizio e il taglio di 10 consiglieri. Tutti di maggioranza. Effetto collaterale della legge finanziaria che ha messo a dieta anche l’aula e ha ridotto da 40 a 30 i consiglieri.-----------------------------da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 25 MARZO 2009TERRORE IN ZONA SAN NICOLA Crolla un pezzo di gru, salvi madre e due figli Una lastra di 12 chili si schianta al suolo, tragedia evitata per pochi minuti
di STEFANIA PUORRO  OLBIA. Ore 21, via Goldoni, alle porte del quartiere di San Nicola. Una gru domina nel cantiere dove sta nascendo un palazzo. Da quel “grattacielo” di ferro si stacca una lastra da dodici chili. Il vento la scaraventa via come carta, distrugge parte di un tetto, finisce nel giardino di una casa. Qui, pochi minuti prima, erano passati una madre e i suoi due bambini. Una tragedia sfiorata. In via Geminiani, una traversa di via Goldoni, c’è la casa di Paolo Deiana. E’ nel suo cortile che è precipitato quel pezzo di gru. E’ la sua famiglia che ha rischiato di rimanere uccisa. «Non voglio neanche pensare a che cosa sarebbe potuto accadere a mia moglie e ai miei figli se avessero fatto le scale qualche minuto più tardi. La lastra è ancora qui, è pesantissima, c’è un bullone allentato. Denuncerò l’impresa che sta costruendo quel palazzo, non deve ripetersi mai più una cosa del genere. Non voglio che nessuno viva i momenti di terrore che ho vissuto io». L’inchiesta è stata aperta e ce l’hanno in mano i carabinieri. I primi a intervenire sul posto insieme una squadra dei vigili del fuoco. «Eravamo in casa - continua il suo racconto Paolo Deiana - quando abbiamo sentito un rumore fortissimo, sembrava che fosse esplosa una bomba sul tetto. Sono uscito fuori, ho visto che c’erano pezzi di tegola sulle scale (l’appartamento è al primo piano ndr), e poi ho notato che, in giardino, anche la passerella di mattonelle era rotta. Quando ho messo il piede sulla lastra, quasi per errore, ho capito che cosa fosse successo». Era appena piombato giù, da un’altezza di 25 metri, un siluro di ferro. Una lastra con su scritto 200 chili (il peso che la gru può sostenere in quel determinato punto) e che potrebbe non essere stata ben saldata. Ma su questo, ora, si deve indagare. Così come si dovranno accertare eventuali responsabilità. L’impresa che sta costruendo il palazzo è la Ruiu e Piazza cstruzioni. Andrea Ruiu, ex assessore comunale, si precipita in via Geminiani, appena gli viene raccontato quanto è successo, e si accerta che nessuno si sia fatto male. «Sono il titolare della concessione edilizia e non il responsabile della sicurezza - dice - e l’impresa è assicurata per i danni. La cosa importante è che non ci siano feriti. A questo punto partiranno le indagini, si aprirà un’inchiesta e si farà luce sulla vicenda». Solo pochi curiosi, mezzora dopo il fatto, in via Geminiani. I vigili del fuoco continuano a lavorare, si assicurano che non ci siano altri rischi. I carabinieri raccolgono informazioni. E il vento, sempre forte e minaccioso, continua a soffiare.-----------------