L'Olimpia di Jay

IN MEDIO STAT VIRTUS


La verità sta nel mezzo. Nel mezzo di questo strano girone di andata, la Virtus inaugura la seconda tranche di Campionato per l' Olimpia seconda in classifica, proprio a pari punti con i suoi avversari di giornata. Il difficile arriva adesso, perché dopo un calendario piuttosto agevole e privo di scontri diretti, fatto salvo per il match con la Fortitudo, nelle prossime 8 partite incontreremo Bologna, Treviso, Siena, Napoli e Roma. Un tour de force che, forse finalmente, ci dirà quanto siamo alti e dove possiamo arrivare. Il bicchiere è decisamente mezzo pieno oggi, si potrebbe azzardare anche un minimo bilancio: Blair e Watson stanno facendo prove tecniche di convivenza, con risultati superiori alle aspettative. Bulleri e Garris sono più compatibili del previsto, anche se la tabella d marcia è inficiata dai problemi che in questo inizio stagionale hanno afflitto il Bullo. Green, pur avendo a sua volta giocato poco per guai fisici, ha dimostrato di potere avere l’impatto sperato e soprattutto, cosa più importante, il suo inserimento non ha dato crisi di rigetto. Insomma, si può ragionevolmente affermare che l’arrivo del trio Fortitudo ha giovato e che i nuovi, tranne il solo Tusek, hanno offerto il rendimento sperato. Per Sua Maestà lo Sloveno dal Gran Sedere, c’è da aprire un capitolo a parte. Gode della fiducia di tutti? Oppure il nostro amatissimo Gino Natali ha pronto per lui un epitaffio Galanda-style? Perché io, anche se non ne parlo da un po’, delle prodezze di Gino mica mi sono dimenticato. Non sono certo tra quelli che, secondo il nostro presidente, quando le cose vanno bene non si ricordano più di quello che il GM dell’Olimpia ha combinato e continua a combinare. Dei soldi a strafottere, delle dichiarazioni a capocchia e della infima conoscenza del basket, mica ci siamo scordati, eh? Perché se TJ Watson sta andando bene siamo tutti contenti (anche di più!) ma nessuno cancella il fatto che era stato annunciato un 4 'Singleton o modello Singleton'. E sul fatto che il nostro TJ sia leggermente diverso da quel tipo di giocatore, credo che tanti dubbi non ce ne siano. Comunque, come proposto ad inizio anno remiamo tutti dalla stessa parte, e cara grazia avere qui uno come Watson, che si sbatte per due e mena per tre, e non, chessò, un Rod Sellers a caso. Tornando alla partita: la Virtus è l’ultimissima squadra che avrei voluto affrontare oggi. Quadrata, viva, difficile da decrittare, ottima anche in quel di Siena meno di sette giorni fa. Avrei preferito incontrarla dopo avere fatto le vaccinazioni contro le big, con qualche certezza in più. Difendono alla morte, e non mi giova pensare al fatto che quando abbiamo incontrato chi ha difeso duro, Montegranaro, ci abbiamo lasciato le penne. Tecnicamente, la partita ha spunti interessanti. Uno su tutti, la sfida tra due atipici di talento come Gallinari e Christian Drejer, il principino mai diventato quello che il suo talento pretenderebbe. Tutti e due molto lunghi, tutti e due talentuosi, tutti e due potenzialmente sempre in mismatch. Il danese ha una malsana tendenza a rimanere con la testa negli spogliatoi, il nostro Gallo ha dimostrato invece una maturità superiore alle attese. Vediamo cosa ne salterà fuori, ma da Danilo mi aspetto ormai sempre tanto, incluse partite di questo calibro. Così come da vedere sarà la partita dei lunghi: Lang è un centro vero, anche se un po’ troppo adagiato. Però fisicamente e tecnicamente c'è. Davison ha atletismo e buone mani, sa tirare dalla media e potrebbe costringere uno dei nostri lunghi a uscire più di quanto abbia voglia di fare. Inoltre è tornato disponibile Michelori, uno che non ha avutoin dote grande talento ma in fatto di voglia e grinta non è secondo a nessuno. Chissà se alla fine della partita sarà sotto la curva dei Boys a zompare sulle note di “chi non salta è un milanese”. Da uno che è stato capace di farlo anche a Cantù mi aspetto questo e altro, compresa una partita dell’ex di tutto valore. E poi, gli esterni. Credo (temo) che la partita si vincerà o perderà lì. La nostra batteria di piccoli viene da un periodo zoppicante al tiro: la Virtus dispone di esterni pericolosi da lontano: Best, Vukcevic, lo stesso Drejer possono fare male. E tutto il loro reparto può chiuderci i rifornimenti, sporcando le linee di passaggio e costringendoci ad andare dai lunghi meno di quanto il piano partita richieda. Insomma, sarà fondamentale stare attaccati alla partita, evitando di essere costretti a recuperi. Lo scorso anno a metà del primo quarto eravamo già naufragati, la speranza è quella di avere più calma e più testa, soprattutto all’inizio.