L'Olimpia di Jay

LETTERINA DI NATALE


Caro Babbo Natale, anche quest'anno mi ritrovo a scriverti, in palese ritardo, la letterina dei desideri. Dodici mesi fa ero troppo cupo e triste per farlo: le sorti della mia Olimpia erano segnate da tanti brutti avvenimenti, si respirava nell'aria l'acre odore del fallimento e della caccia alle streghe. Quest'anno le cose sembrano andare meglio, anche se ci sarebbe molto di cui discutere. E a te, che con il tuo costume bianco e rosso non puoi che essere un tifoso della Pallacanestro Olimpia, per quest'anno chiedo di trovare sotto l'albero una semplice speranza. No, niente giocatori nuovi, niente ala forte atletica o guardia tiratrice. Semplicemente ti chiedo di farmi trovare un'Olimpia senza più questa dirigenza. Erano mesi che non ne parlavo e aspettavo il momento di scriverti questa lettera per farlo. Perché devi sapere che i due personaggi in questione, il presidente Corbelli e il General Manager Gino Natali, sono la più grande ancora per i miei e i nostri sogni. E se la squadra va meglio dell'anno passato, se alcuni acquisti sono stati azzeccati, non significa che tutto il passato si possa cancellare con un colpo di spugna. Ora esagero, sono partito con una speranza e adesso ti faccio nomi e cognomi: io sotto l'albero di Natale voglio trovare Giorgio Armani proprietario, una persona sensibile, intelligente, che decida di fare un passo in più. Ti sto chiedendo molto, lo so, e so anche che certe cose non possono accadere probabilmente in questo momento. Ma è una lettera di Natale, insomma, e nei film che si rispettino i miracoli succedono. Voglio fuori dall'Olimpia coloro i quali mettono i propri conti e i propri interessi davanti a tutto. Voglio fuori dall'Olimpia chi da fiato alla bocca, chi compra e poi scarica i giocatori, chi mette all'angolo le brave persone e costruisce una realtà falsa a proprio uso e consumo. Voglio fuori dall'Olimpia chi gioca a scaricabarile, chi si prende solo i meriti e allontana le colpe. Magari non limitandosi a lasciarle cadere, ma affibbiandole ad altri. Perciò, caro Babbo Natale, se ti è rimasto ancora un po' di spazio sulla slitta, portami una speranza vera, un pacco pieno di entusiasmo per il futuro, che mi permetta di gioire anche davanti a una sconfitta. Perché oggi, il futuro è una sconfitta anche in presenza di una vittoria. Ti prometto che farò il bravo e se non potrai accontentarmi, continuerò a fare il mio dovere di bravo tifoso. Ah, un'alra cosa: per Natale vorrei Lino Lardo in serie A, perché non ho voglia di aspettare un altro anno prima di poterlo finalmente abbracciare di persona.