L'Olimpia di Jay

... POI CI DOMANDIAMO PERCHE' L'ITALIA E' 40.ESIMA NEL MONDO PER LIBERTÀ DI STAMPA


Perchè c'è gente che pensa di potersi liberare del parere altrui a proprio comodo e comando.Succede che su Il Giorno di oggi, 16 gennaio 2007, il signor Marco Mangiarotti pubblica il suo solito intervento sull'Olimpia Milano.Il suddetto Mangiarotti - che di professione fa il critico musicale - tiene una rubrica 'one man show', una sorta di blog ospitato sulle pagine del quotidiano.E succede che, come sempre, il sito legabasket.it riporta il pezzo nella sezione Rassegna Stampa del giorno.Succede poi che l'articolo, forte e polemico, sparisce misteriosamente dal sito.Come spesso succede, il rimedio è più grave della malattia.A meno che non si tratti di un banale errore, niente più di una banale una casualità.Ma purtroppo, o per fortuna, non viviamo nel mondo delle favole.Spiace essere costretti a vedere l'ennesima bruttura, spiace essere costretti a notare che chi dovrebbe pensare a come tirarci fuori dai guai e da una situazione che si è complicata, preferisca occuparsi di nascondere la sporcizia sotto il tappeto buono.Come se la gente fosse stupida, come se un tifoso qualunque avesse bisogno dell'articolo del sig. Mangiarotti - con tutto il rispetto - per aprire gli occhi.Al di là della condivisione o meno dei contenuti, che per larghi tratti non sono altro che l'esplicazione del sentire comune, il rispetto per la libertà di espressione è un valore imprescindibile.Giocare a fare i carbonari contro il regime è fuori luogo, fuori tempo, fuori logica.Per chi non avesse avuto l'opportunità di leggere questo terribile, blasfemo, pericolosissimo pezzo eversivo, qui di seguito lo riporto.Via Corbelli e Natali. La rifondazione parte da Armani.Quando lo scrivi a inizio stagione, la tifoseria competente ti bacchetta in rete. Perchè sono appunti scontati. Abbiamo cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno ma quest’annno con l’Olimpia non ci siamo mai ubriacati. E adesso, dopo la sconfitta devastante di Napoli, bisogna riparlare chiaro: Corbelli e Natali sono gli unici responsabili del disastro. Sono, nella migliore delle ipotesi, degli incompetenti assoluti, indegni della fiducia di questa società e del budget che ha messo nelle loro mani Armani e gli altri sponsor portati da Galliani e Moratti. Milano è una squadra ridicola in ogni ruolo e deprimente in ogni zona del campo. Gioca male sempre, anche quando vince, non ha uno straccio di schema è stata costruita sulla sabbia. È una tigre di carta. Non ha atletismo, tecnica, bilanciamenti, talento. Non ha tiratori: non la mette dentro mai. Non ha passatori, non ha intimidatori d’area: non stoppano mai. Non ha attacco e difesa. Non ha un allenatore: Sasha in panchina è ridicolo quanto le sue rotazioni in campo. Non è una società seria e questo dispiace per l’onore e l’orgoglio del club più titolato d’Italia. Armani deve comprare la società perchè anche in questo disastro ha potuto toccare con mano il mito delle scarpette rosse. Ha visto che basta poco per riempire sempre il Palaforum. È stato mal consigliato ed è incomprensibile il ruolo di Adriano Galliani, tifoso competente: ha coperto cose inverosimili, era con Giorgio la nostra vera speranza. Galliani non può non avere visto lo scempio della gestione, lo sperpero di un budget comunque importante, il profilo basso di questa dirigenza, errori di mercato che non possono essere commessi in buona fede da un professionista. Ci hanno presi in giro, ci hanno rubato un sogno. E stanno rovinando un talento come Danilo Gallinari. La giovane stella che dovrebbe convincere Armani a restare. Dopo aver fatto piazza pulita.(M. Mangiarotti)