L'Olimpia di Jay

FIERI E GUERRIERI. COME IERI PIÙ DI IERI.


Lo avete scritto voi, no?Voi Pallacanestro Olimpia Milano. Ci avete fatto una campagna pubblicitaria.E noi, cosa possiamo fare se non crederci?Io, nella vita, sono abituato a parlare per me e non sono portavoce di nessuno.Ma esprimo un sentimento che so essere comune a molte persone: siamo qui, ci crediamo, ci siamo.Perché chi è onesto e sincero merita sempre sostegno, anche se e quando sbaglia.Perché se si fossero tranciati giudizi all’inizio di un progetto, molto pagine di storia non sarebbero state scritte.Perché, semplicemente, il tempo è spesso galantuomo.Io amo la Pallacanestro Olimpia Milano, l’ho amata quando un male schifoso se la stava divorando dall’interno.L’ho amata quando era derisa, smerdata, umiliata.Quando andavo a testa alta sapendo di portarmi in giro qualcosa che faceva arrossire.Figuriamoci se ora mi posso, ma spero di potere usare il plurale e me ne concedo il lusso, figuriamoci se ci possiamo scomporre davanti a un inizio problematico, difficile, innegabilmente complesso.Chi vuol farsi avanti, chi risponde presente lo faccia a cuor leggero: chi preferisce scendere dal carro, si accomodi senza remore.Ma non ci risalga quando si sarà trasformato in quello dei vincitori.Io sto con Livio Proli, con Lucio Zanca, con Piero Bucchi e con tutti i ragazzi.L’unica cosa che vi chiedo, di cuore, è di mantenere una promessa: non quella di vincere, non quella di portarci in cima al mondo.Siate solo fieri e guerrieri. Ora più che mai.E avrete ancora di più il mio e nostro rispetto, che valgono pù di una vittoria sul campo.Fieri e guerrieri, come ieri più di ieri.