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44 GIORNI DI NIENTE

Post n°71 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da JayVincent


E così, dopo interminabili brainstorming e furiose riunioni, Gino Natali e i suoi 50 collaboratori presentano Bennet Davison, strappato con le unghie e con i denti alla Virtus Bologna, che lo aveva messo fuori rosa per insufficienza di rendimento.
Del fatto che la vicenda assume contorni grotteschi ne parlerò dopo, preferisco prima spendere due parole sul giocatore e sul senso tattico del suo arrivo.
Bennet è un’ala forte che può fare l’ala forte, nel senso che non può essere prestato al ruolo di centro, a meno che il tuo coach non sia Zare Markovski, uno cui va il merito di avere trasformato Giovannoni in un 4 di rendimento e di avere imposto un’identita di gioco da visionario, ma assolutamente funzionale e mai fine a sé stessa.
Davison ha atletismo, pochi chili, ma può essere il 4 che non abbiamo mai avuto e che tanto ci è stato promesso: salterino ma non necessariamente farfallone, in possesso di tiro dalla media distanza e non all’ABC in fatto di movimenti spalle a canestro.
Non un rimbalzista notevolissimo, soprattutto perché le sue cifre sono andate scemando negli anni - anche sensibilmente - a causa di quello che è il suo problema principale: i guai fisici, che nella schiena lo affliggono.
Quattro anni fa il Davison completamente sano era un giocatore da quasi 8 rimbalzi a partita, oggi la sua presenza, pur verticale, è senza dubbio meno efficiente; anche il tiro da tre punti è stata un’arma piuttosto efficace, arma sempre meno utilizzata e con risultati decisamente ondivaghi.
Insomma, secondo me l’acquisto di Davison nudo e crudo, scevro da ogni altra valutazione, è un complemento che ha senso, portando una tipologia di giocatore che a noi è sempre mancata e che in certi contesti ha creato qualche problema.

Il problema è che, facendo un passo avanti, si è costretti ad analizzare anche tutto il contesto in cui l’operazione Davison si inserisce.
E cioè la solita gestione alla cazzo di cane, e mi si perdoni il francesismo.
Perché Davison è chiaramente il sostituto di Tusek e giova ricordare che dal momento in cui il Barbapapà sloveno è stato allontanato sono passati 44 giorni.
Perché resto scioccato nel leggere che, secondo Natali, Davison è “una buona opportunità per risolvere l'emergenza lunghi che si è creata con il problema fisico di Joseph”.
Ma proprio per niente: Davison è una buona opportunità per avere il 4 verticale che ci hai promesso 7 mesi fa e non certo per tappare il buco lasciato dallo stop di JB.
Perché quando Blair rientrerà dall’infortunio, uno degli americani dovrà necessariamente andare in tribuna per l’obbligo di mandare a referto non più di quattro USA.
E viene naturale pensare che l’escluso sarà proprio Davison.
Quindi l’eventuale efficacia del suo acquisto è già a termine? La domanda sorge spontanea.
A meno che qualcuno non ci nasconda la verità sull’infortunio di Blair.
A meno che non si pensi di tagliare uno tra Green, Garris, Watson e lo stesso JB.
Ma questa è un’ipotesi senza senso, dato che si tratta del telaio su cui si è impostata l’intera stagione; in più l’eventuale allontanamento di uno dei nostri americani comporterebbe necessariamente una nuova discesa sul mercato, e sappiamo bene che con il capitano Gino al timone è sempre un'eventualità da non augurarsi.
Io, da perfetto stupido e illuso, mi domando: ma se nei prossimi 40 giorni Davison dovesse imbroccare una striscia da paura, portandoci in dono una sostanza importante, cosa succede?
Lo spediamo in tribuna a cuor leggero? Certo, magari da qui a quel momento le sue prestazioni saranno poco convincenti o addirittura mediocri, ma capirete che non è l’augurio che un tifoso può farsi.
E quindi avanti così, con l’ennesima navigazione a vista, con la più totale improvvisazione, preoccupati solo del presente e del futuro chissenefrega, tanto del doman non v’è certezza.
Perché poi mi verrebbe da chiedere perché mollare la pista Tourè, più giovane, più sano, più futuribile e soprattutto senza problemi di tesseramento e di turnover.
Magari Capo d’Orlando ha alzato le richieste, pretendendo una valanga di soldi, ma nella mia beata ignoranza sono curioso di vedere se il francesino chiuderà la sua stagione all’Upea oppure prenderà l’autostrada in direzione Bologna.

 
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