Don Aurelio Olivati

Note di arte 1 (Prof. Don Aurelio Olivati ) pag. 11-20


11il tedesco PAUL KLEE - Di nazionalità tedesca, ma proveniente dalla Svizzera, dov’era nato. Residente a Monaco. - Non è facile da capire, anche se i suoi lavori sono molto suggestivi. - Cominciò a godere d’una certa fama dopo un suo viaggio in Tunisia, ma solo fra artisti e intenditori. In Tunisia era rimasto affascinato dagli arabeschi dei tappeti e dai tramonti: si sentiva corrispondere la sua visione artistica. - Fece un’infinità di disegni, ma rimase per molto tempo ignorato e incompreso. Chi tenne su la famiglia fu sua moglie. Delle opere: 1) Il palloncino rosso (New Jork)- Nella composizione di triangoli, rettangoli, quadrati, spicca il palloncino. Il quadrato centrale è come una finestra aperta e le restanti figure 12Ci vuole non poca fantasia interpretativa; ma Klee ha voluto esprimere il senso di fanciullesco stupore che un bambino (o un artista) prova di fronte a uno spettacolo così semplice e suggestivo. 2) Paesaggio con uccelli gialli – (Basilea) – strani arbusti, foglie multicolori, pezzo di cielo turchino; e gli uccellini gialli – una scena irreale, quasi da sogno; 3) Il marinaio (Berna) – Una delle opere più celebri. Un marinaio, in costume strano, lotta con strani mostri. È una scena fantastica, rivelata da fasce di luce, come da riflettore; 4) Parte di G. (1927) Una scena notturna: case, strade, torri, campanili addormentati nel plenilunio. Sembra un disegno infantile, per le case sbilenche, le strade interrotte…ma che senso di pace e di assorto silenzio? 13NICOLA POUSSIN in Normandia, 1594 - "il RAFFAELLO FRANCESE" -  Gran passione per la pittura, fin da piccolo. A Parigi, conferma la sua vocazione. Ma il suo sogno è Roma. Una prima volta tenda d’andarci,ma si ferma a Firenze, perché malato e senza soldi. Poi, finalmente, conosciuto e stimato è aiutato dal ns/ G.B. Marino, poeta del secolo XVII, va a Roma e si entusiasma ai monumenti antichi e alla natura. Diviene "noto" in Italia e in Francia. Richelieu gli chiede 3 quadri (3 trionfi: Bacco, Pan, Galatea): un … trionfo. Si grida al "Raffaello della Francia". E si vuole in Francia. Ma dopo due anni, ritorna a Roma. Sfornò altre tele famose. Tra le quali: - Paesaggio con Orfeo ed Enaidice (Louvre) Trionfante il paesaggio. La cortina verde del boschetto si spalanca %14su una visione lontana di monti e di cielo. l’atmosfera è incantata, con colori nitidissimi, immersi in una luce cristallina). La moglie di Focione raccoglie le ceneri del marito. Quadro fratello di: "I funerali di Focione" (= i due Focioni). Ampio verde paesaggio, pieno di calma e di serenità: un angolo della Grecia, come Poussin la sognava (=curioso l’accostamento del tempio greco con case e mura e chiesetta, moderne). Le stagioni (da soggetti biblici) il colore è tutto per dare il timbro di ogni stagione.  15LA PROSPETTIVA - È il determinare su una superficie piana l’illusione della profondità, ossia della terza profondità. N.B. Per fare un’opera d’arte non è indispensabile una prospettiva esatta. Per es., nel ‘300, i pittori davano ai personaggi una prospettiva "morale": cioè i personaggi più importanti della scena erano anche in dimensioni più grandi. (cfr. Berlinghieri: Pala di S. Francesco – Tutto è narrato come in una favola, nei riquadri a fianco del santo. Non c’è profondità: "case e montagne sono alte quasi quanto le persone. Ma è ugualmente bello per il risalto efficace del Santo". Ancora: A. Lorenzetti: affresco del Buon Governo. Paesaggio senza prospettiva. Alberi di primo o di ultimo piano quasi tutti uguali. I campi messi a sghimbescio fanno un effetto curioso. (Proprio in questi…"sbagli" prospettici la suggestione incantevole del quadro). diventano profili di case che si stagliano contro il cielo.16Nel ‘400, la prospettiva è scienza. Massimi, Brunelleschi e L. B. Alberti, anche perché teorici. Nel secolo: P. Uccello, Masaccio, P. della Francesca e cari altri. Uccello – Battaglia di S. Romano. Uno spazio ampio su vari piani. Osservare la luce verticale e i tronconi a terra: "dividono" lo spazio e conducono l’occhio verso il fondo dove le montagne degradano, mentre i guerrieri si fanno sempre più piccoli. Anche i cavalli e guerrieri, in primo piano aiutano all’effetto della terza dimensione. Della Francesca – Flagellazione – Urbino (rubata nel 1975). La prospettiva è ottenuta con tre mezzi: - gruppi di personaggi su piani diversi, -colonne, travi, pilastri convergono verso la figura del Cristo, -fasce del pavimento che si assottigliano.N.B. C’è anche una prospettiva aerea (veduta dal basso verso l’alto). · maestro prodigioso Padre Pozzo nel ‘600, · Tiepolo, nel ‘700 17Il mistero dei fratelli HUMBERT E JEAN VAN EYCK. Mistero: perché la loro testimonianza di pittori appare nella firma all’opera: «L’agnello mistico». Uno si chiamava Humbert, e non se ne sa di più; l’altro invece è Jean, del quale si sa che fu protetto da principi e operò molto e guadagnò gran fama. Jan Van EycK oltrechè per le varie sue opere è famoso per la tecnica usata nel dipingere, tecnica che fu detta a olio e propriamente tale non è. C’è olio con cui impasta i colori, ma anche vernici che li rendono smaglianti. E per quanto siano stati analizzati non si è ancora potuto precisare nulla. - Rimane il fato che – oltre la qualità dei colori e del conseguente effetto – egli possedesse perfettamente la prospettiva e fu un ritrattista eccellente.18Delle sue opere famose 19 si ricordano: Madonna del Cancelliere Rolin dove è interessante il paesaggio, reso con "prospettiva aerea". Ritratto dei coniugi Arnolfini (italiani, mercanti a Bruges) curioso il particolare dello specchio che li riflette in piccolo e con loro un terzo personaggio, forse lo stesso pittore (del quale non esiste alcun autoritratto). Trittico di Dresda – con tutte le caratteristiche pittoriche sopra citate. Il Card. Albergati (legato pontificio in Olanda). Faccia chiara che spicca sull’abito paonazzo.GIOTTO · Di lui scrisse tardivamente Cenino Cennini. "rimutò l’arte del dipingere dal greco in latino". – Parole che sembrano indovinello. Invece: mentre, prima, dominava il gusto e la tecnica "bizantina (greca)" con figure patte, lunghe, senza volume, rigide, stilizzate, inespressive, simboli più che persone, ora, l’arte assume il carattere "latino", cioè dello stile espressivo e concreto, proprio degli artisti occidentali, fina dal tempo degli Etruschi e di Roma. · L’arte "latina" riprende con CIMABUE e col suo discepolo GIOTTO. · Tre i grandi momenti della pittura di Giotto: Chiesa Superiore di Assisi – storie di S. Francesco – Giotto aveva 30 anni. Cappella degliScrovegni – PD. Storie della vita della Vergine e di Cristo. L’arte di Giotto vi appare del tutto matura. Cappella Bardi e Peruzzi S. Croce FI. Gli affreschi non ebbero fortuna,perché ricoperti di calce per due secoli; restaurati poi a tempera e anche recentemente.20Esempi · Assisi: Miracolo della fonte. cielo azzurro cupo, tutto unito e senza trasparenza, fa risaltare la sagoma nuda delle rocce a spigoli vivi. - I due costoni sembrano fa blocco con i personaggi. - Colori, delicati e spenti. A Giotto importava dare il massimo rilievo e la massima espressione alle figure. · Padova: Sogno di Gioacchino Manto rosa sfumato fino al bianco. - Dietro una capanna e un picco di roccia ne risulta un effetto d’imponenza e solidità. * La deposizione Basterebbe da sola a dir "grande" Giotto. Scena, tagliata a diagonale dalla roccia, che porta a incentrar l’occhio nel Cristo. Il dramma è nei volti, ma anche nelle due sagome a schiena, il cui atteggiamento dimesso e accasciato dà l’impressione chiara di un’angoscia tragica. · Firenze Lo stile di Giotto si è fatto più pacato. Altre opere: Firenze, S. Maria Novella - Crocifisso, Uffizi- Madonna d’Ognissanti, Chiesa S. Giorgio – Madonna in trono, Roma S. Pietro – Bonifacio 8° indice Giubileo, Washington, Nat. Gallery – Madonna