Usignolo muto

PIGRO CALORE


Meriggi assolati, pigri e sensuali,da provincie levantine soffio ammaliante, l'erba...seta di damasco.Dopo giorni affannosi,umidi di salsedine amara,magici profumi, calore e vita,brusio d'insetti, viola a spiragli ,stordisce il glicine, le nozze con la zagara,e trame di verde segnano  il sereno.Danzano, si dissolvono,tornano e sorridonospiriti indecisi, ammiccano fra ricami,di rubinodi prunus e geranio.Stanotte, nel buio vellutoosserverò le stelle, sperdute, malinconiche , amore miosfuggente.Colmerò l'animo inquieto,i contorni segnati da frecce d'ossidiana.Domani ......domani ci saròa ritrovar le ormeche avevo abbandonato.        C. A. (è d'obbligo, dopo un periodo nero, compiereuna catarsi e rigenerarsi ripercorrendo vecchisentieri dell' anima... fino a ritrovar se stessi..)